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LETTURA DEL GIORNO

  • In
  • 21/12/2025

 

Dal primo libro di Samuèle
1Sam 1,24-28

 
In quei giorni, Anna portò con sé Samuèle, con un giovenco di tre anni, un'efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo.
Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. Anch'io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore».
E si prostrarono là davanti al Signore.

Vangelo del Giorno

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,46-55

 
In quel tempo, Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno
beata.
Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Le Parole dei Papi

 Il Magnificat, che il Vangelo pone sulle labbra della giovane Maria, ora sprigiona la luce di tutti i suoi giorni. Un singolo giorno, quello dell’incontro con la cugina Elisabetta, contiene il segreto di ogni altro giorno, di ogni altra stagione. E le parole non bastano: occorre un canto, che nella Chiesa continua a essere cantato, «di generazione in generazione» (Lc 1,50), al tramonto di ogni giornata. La fecondità sorprendente della sterile Elisabetta confermò Maria nella sua fiducia: le anticipò la fecondità del suo “sì”, che si prolunga nella fecondità della Chiesa e dell’intera umanità, quando è accolta la Parola rinnovatrice di Dio. Quel giorno due donne si incontrarono nella fede, poi rimasero tre mesi insieme a sostenersi, non solo nelle cose pratiche, ma in un nuovo modo di leggere la storia. (…)Il canto di Maria, il suo Magnificat, rafforza nella speranza gli umili, gli affamati, i servi operosi di Dio. Sono le donne e gli uomini delle Beatitudini, che ancora nella tribolazione già vedono l’invisibile: i potenti rovesciati dai troni, i ricchi a mani vuote, le promesse di Dio realizzate. Si tratta di esperienze che, in ogni comunità cristiana, dobbiamo tutti poter dire di aver vissuto. Sembrano impossibili, ma la Parola di Dio ancora viene alla luce. Quando nascono i legami con cui opponiamo al male il bene, alla morte la vita, allora vediamo che nulla è impossibile con Dio (cfr Lc 1,37). (Leone XIV - Omelia nella Santa Messa nella Parrocchia Pontificia di San Tommaso da Villanova, Castel Gandolfo, 15 agosto 2025)

 

 

FONTE:  Vatican News