Comunità di Maria

La Mamma!

 

La Comunità di Maria ONLUS

E' il cuore e l'anima dell’Associazione e della Radio.
Raggruppa chiunque desideri trasformare il proprio volontariato in un cammino di fede. Al tempo stesso unisce chiunque si senta di dare alla Cappellina e alla Radio un apporto più intenso di collaborazione, di preghiera, di dedicazione delle proprie sofferenze ed anche un più concreto e costante aiuto economico.
Suggerisce un particolare impegno di ascolto e di frequentazione, nella consacrazione a Maria Santissima, devotamente pregata nella Cappellina o tramite Radio

 

 
 


Si può aderire alla Comunità secondo tre gradi di appartenenza così definiti:

  • interni o seminterni (a tempo pieno o quasi-pieno)
  • collaboratori (con interventi collaborativi o radiofonici anche sporadici)
  • sostenitori (con sostegno economico, di preghiera o di dedicazione delle proprie sofferenze)
 

Per maggiori ragguagli, si può contattare la Comunità ai numeri telefonici di Segreteria. Tel: 031 64 52 14

 
 
 

REGOLAMENTO SPIRITUALE DELL'ASSOCIAZIONE

COMUNITA' DI MARIA

 

I° - Denominazione:
"Comunità di Maria"

  • in perenne "Cenacolo" con Lei
  • per essere sempre più Suoi veri figli
  • apostoli della Verità e dell'Amore.

La "Comunità di Maria" è quindi:

  • un'Associazione di fedeli
  • vera comunione di menti, di cuori, di anime, di forze, di vite
  • che, con l'approvazione della Chiesa e sotto la guida materna di Maria, sentita come "Mamma" ("Figlio, ecco Tua Madre") e "Stella dell'evangelizzazione" (Paolo VI: Evangelii nuntiandi)
  • si uniscono in preghiera e impegno di santità, in fraternità e collaborazione nel bene,
  • per essere Suoi veri figli, desiderosi di assomigliare sempre più alla Madre
  • apostoli della Verità (Gesù e il Suo Vangelo / La Chiesa e il suo Magistero) e dell'Amore (Amore misericordioso del Padre / Amore redentivo di Gesù / Amore santificante dello Spirito / amore fraterno con tutti).

II° Denominazione
Appartenenza alla Comunità

Alla "Comunità di Maria" possono appartenere tutti i fedeli:

  • i sacerdoti e laici
  • Religiosi e Religiose
  • Sposati e celibi
  • Giovani di ogni età
  • Anziani, ammalati, sofferenti qualunque sia la situazione spirituale personale e a qualunque altra realtà ecclesiale essi appartengano.

Le uniche condizioni richieste sono:

  • la gioia di un cammino insieme alla luce di Maria;
  • la gioia della collaborazione, nelle modalità possibili, al disegno di evangelizzazione e spiritualità Mariana, che sono la Cappellina di Maria, Radio Mater, la "Casa di Maria".
 

III° Denominazione
Chiamata alla Comunità

Proprio perchè la chiamata alla "Comunità di Maria" sia possibile a tutti, tre sono le modalità di appartenenza:

  • "interni" sono coloro che intendono vivere in una casa della Comunità, totalmente dedicati alla Comunità, a Radio Mater, alla Cappellina, alla "Casa di Maria";
  • "seminterni" sono coloro che intendono dedicare la maggior presenza e il maggior tempo possibili alla Comunità, a Radio Mater, alla Cappellina, alla "Casa di Maria", compatibilmente con gli altri impegni personali, familiari, professionali, ecclesiali;
  • "collaboratori" sono coloro che intendono condividere la gioia di stare, pregare e lavorare insieme, condividendo la spiritualità, le finalità e gli impegni della Comunità, di Radio Mater, della Cappellina e della "Casa di Maria", secondo le proprie possibilità;
  • "sostenitori" sono coloro che, non potendo essere presenti, a condividere e collaborare, per lontananza, malattia, anzianità, professione o altri impegni pastorali ed ecclesiali, intendono sentirsi cordialmente e operosamente uniti nel sostenere da lontano, con la preghiera, la sofferenza, le offerte, o qualsiasi prestazione (giornalini, collegamenti, ecc.), a sostegno dell'apostolato della Comunità, di Radio Mater, della Cappellina e della "Casa di Maria".

La scelta di uno dei "tre gradi" di appartenenza alla "comunità di Maria", svverrà secondo il cuore e le possibilità di ognuno. La richiesta di partecipazione alla "Comunità di Maria" si compie, dopo aver pensato e pregato, attraverso un apposito modulo di "domanda", da richiedere presso la "Cappellina di Maria".

Chi desidera e si impegna a partecipare alla "Comunità di Maria" può presentare la sua "domanda scritta" con una particolare cerimonia, durante il "Cenacolo" di ogni 1° sabato del mese

  1. come "interni o seminterni" e come "collaboratori": di presenza
  2. come "sostenitori": anche per posta.

Presentata la "domanda", ognuno vivrà la sua "vita di comunità" secondo il grado scelto, per un periodo di prova. Dopo il periodo di prova, chi desidera far parte, "con cuore sincero e in offerta d'amore", alla Comunità, farà una "speciale Consacrazione a Maria nella Comunità di Maria".

Queste speciali "Consacrazioni a Maria nella Comunità di Maria" si terranno due volte all'anno: la Domenica dopo la Festa dell'Annunciazione (25 marzo) a ricordo dell'"Eccomi!…" di Maria; la II Domenica di Settembre, a ricordo di "nascita - nome - dolori" di Maria.

IV° Denominazione
Impegni di Formazione

Impegni di formazione, preghiera e servizio per vedere con quale grado di partecipazione è possibile appartenere alla "Comunità di Maria"

  • Interni: la vita piena in Comunità è scandita da orari secondo le esigenze della Cappellina, di Radio Mater, della "Casa di Maria" e della stessa Comunità, previo colloquio col Responsabile.
  • Seminterni:
    1. collaborazione in Cappellina, in Radio Mater, nella "Casa di Maria", nella Comunità, con particolari servizi . . .
      dalle ore . . . alle ore . . .
      nei giorni . . . secondo il tempo di presenza possibile;
    2. presenza a:
      • preghiera comunitaria mercoledì ore 14,30-17,30 (ved. più avanti)
      • Cenacolo del sabato
      • pomeriggio domenicale
      • liturgia quotidiana nei giorni di presenza o quando possibile
      • mezz'ora di adorazione ad ore 15-15,30 o 17-17,30 (sia in Cappellina, sia in casa).
  • Collaboratori:
    1. Particolare servizio in Cappellina, in Radio Mater, nella "Casa di Maria", nella stessa Comunità
    2. Presenza a:
      • preghiera comunitaria del mercoledì 14,30- 17,30
      • e/o Cenacolo
      • e/o pomeriggio domenicale.
      • liturgia quotidiana del pomeriggio, quando è possibile.
  • Sostenitori:
    1. collaborazione con preghiera, sofferenza, offerte o gioia di far conoscere Radio Mater, diffondere giornalini, organizzare collegamenti …
    2. partecipazione alla spiritualità via radio, eventuali riunioni zonali, Festa di Radio Mater, giornalino, lettera mensile,
    3. ascolto via radio del "Cenacolo" del sabato e speciali trasmissioni via radio riassuntive della formazione settimanale, ecc.
 

V° Denominazione
Fondamento Spirituale

Fondamento spirituale della "Comunità di Maria" è il "Cenacolo", inteso come "vita di intimità" nelle sue "quattro tappe evangeliche":

  • "Cenacolo familiare di Nazaret": che ci invita a sentirci "vera famiglia" come la "Sacra Famiglia", impegnandoci nelle "virtù domestiche" di unità - amicizia - fraternità - sincerità - rispetto - dialogo - gioia di stare insieme nel pregare - collaborare - servire.
  • "Cenacolo Eucaristico del Giovedì Santo": che ci impegna ad essere sempre più "anime adoranti", con la gioia di "stare ogni giorno" il più possibile davanti a Gesù col corpo e sempre col cuore; nell'intimità di S.Giovanni che pone il suo capo sul cuore di Gesù.
  • "Cenacolo Pasquale della Resurrezione": che ci impegna in ogni istante a morire con Gesù al peccato e a vivere da "risorti con Cristo", coinvolti in una "vita nascosta con Cristo in Dio", col programma di S.Paolo: "Se siete risorti con Cristo … pensate … cercate le cose di lassù … non quelle della Terra …" (Col.3,1-2).
  • "Cenacolo ecclesiale di Pentecoste": che ci dà gioia di stare con Maria "assidui nella preghiera, nella carità fraterna e nella frazione del Pane" (Atti 2,42)
    1. come "Comunità ecclesiale" e quindi come "Chiesa"
    2. in perenne implorazione di "rinnovata Pentecoste con l'effusione dello Spirito"
    3. che ci animerà dal di dentro ad essere, nella Chiesa, veri apostoli della Verità e dell'Amore.

VII° Denominazione
Sguardo interiore alla Mamma

Questo "sguardo interiore alla Mamma" sentiamo che Lei desidera sia concretizzato in queste "piccole regole", sulla scia delle Sue "Dodici virtù" e qui solamente elencate come "impegno", rimandando l'approfondimento teologico, morale e ascetico alla riflessione personale e al "momento di formazione" della Comunità:

1-2-3) "Fede - Speranza - Carità", coltivate e vissute mediante la Preghiera, che deve essere sentita come il fondamento della Comunità, dandole quindi il primato su tutti e su tutto.

  1. Preghiera personale: profonda e fedele
  2. Preghiera in Comunità: col cuore, con gioia, con carità, quanto più è possibile, compatibilmente con gli altri impegni.

Da questi "momenti di preghiera" ciascuno arriverà, con l'aiuto della Mamma "tutta preghiera e tutta amore", alla "vita di preghiera" e alla "preghiera di vita", compiendo tutto con Lei, per Lei e come Lei, che tutti e tutto porterà a Gesù.

VI° Denominazione
Spiritualità del Cenacolo

Tanto più si vivrà questa "spiritualità del Cenacolo", quanto più si terrà il cuore fisso a Maria per contemplarLa e imitarLa nei cinque momenti essenziali della Sua vita e della Sua missione:

  1. come "Immacolata" = che chiede, per essere come Lei:
    • no al peccato mortale e a tutte le occasioni di male
    • no al peccato veniale avvertito
    • no alle mancanze e difetti scusati;
  2. come "Madre di Dio" = che chiede di far posto come Lei a Gesù e alla Trinità
    • sentendo e vivendo profondamente la presenza e la vita di Gesù e della Trinità nel "piccolo cielo" del cuore, in una dolcissima intimità
    • incarnando ogni giorno nel cuore la "Parola" con la fedeltà e la gioia della "meditazione che si fa vita"
    • lasciandoci trasformare dal Suo amore materno "ogni giorno più" in anime profondamente "eucaristiche", innamorate nella Santa Messa, della Comunione, dell'Adorazione;
  3. come "Corredentrice" = che chiede, come Lei, partecipazione alla Croce - Redenzione di Gesù:
    • con l'offerta, per amore, di ogni croce e costosità del corpo, del cuore e dello spirito, per "completare la Passione diCristo" attraverso la parte personale e quella comunitaria
    • con l'amore ad ogni genere di penitenza per conformarci sempre più a Gesù Crocifisso
    • con l'impegno ad essere continuazione della Redenzione, spendendoci e consumandoci per la salvezza di tanti cuori;
  4. come "Madre - Maestra - Guida" della Chiesa della Pentecoste e di sempre = che chiede nella Fede come Lei, in una perenne "effusione dello Spirito":
    • partecipazione d'amore alla "Preghiera Liturgica" della Chiesa
    • gioia e impegno di sentirci ed essere discepoli e maestri di preghiera con gli altri, sempre e ovunque, con un particolare riferimento al "Cenacolo di preghiera" di cui si deve essere animatori
    • vita offerta, nella Chiesa e come Chiesa, alla gioia, anche se costosa, di lasciarci da Lei formare ad essere veri apostoli della Verità e dell'Amore;
  5. come "Segno grandioso nel Cielo" = che chiede "ogni giorno più":
    • di staccarci da ogni cosa della Terra che ostacola il nostro "essere come Lei ci vuole" (= la luna, satellite della Terra, sotto i Suoi piedi)
    • di lasciarci "rivestire dal Sole Divino" per diventare, con Lei e con lo Spirito Santo, degli "altri Gesù"
    • attraverso la gioia e l'impegno di conformarci a Lei, vivendo la nostra "Consacrazione" a Lei in ogni istante, fino a far brillare in noi le Sue "dodici stelle - virtù".
 
Povertà

Tutti sentano che il denaro che usiamo è un "dono della Mamma" e il frutto di costosi sacrifici da parte di tanta gente per lo più povera.

Quindi:

  1. nessun sciupio, ma solo quello che è necessario per una vita dignitosa e la cura della salute;
  2. nessuna spesa e nessun prelievo di denaro da nessuna parte, senza prima averla annunciata, personalmente o nelle quotidiane riunioni, al responsabile per ottenerne la relativa cifra;
  3. in caso di necessità improvvisa che rende impossibile il preventivo accordo col responsabile, attingere dall'apposita "cassa urgenze", mettendovi subito lo scontrino-spesa e avvisando il responsabile al più presto.
  4. Sia impegno di tutti la cura e il risparmio in tutto (luci, spese, telefono, …)

E ricordiamoci tutti che, se è vero quello che dice Gesù: "ogni operaio è degno della sua mercede", la più bella, la più grande, la più vera ricompensa a tutti i nostri sacrifici, lavoro, occupazioni, sarà "il Cielo".

NB: Sia gioia per tutti i membri della Comunità sostenerla anche "coi propri beni", come la primitiva Famiglia Cristiana (Atti 2,44-45)

Carità

E' la "virtù-perla" di Maria, e quindi anche nostra, se vogliamo come "figli" assomigliare alla "Mamma", secondo il particolare stato di vita a cui siamo stati chiamati.

Ed è una virtù talmente intima e personale, che ne lasciamo a ciascuno la difesa e il perfezionamento mediante la stesura di un "programma di comportamento" che porterà dal "rinneghi sè stesso" evangelico alle gioie vere e profonde, di poter "gustare" in positivo quanto sia bella e dolcissima l'intimità con Gesù.

Ubbidienza

Se ha ubbidito il "Verbo-Gesù" fino a farsi "Carne" e fino alla "Croce" per essere il Redentore degli uomini... se ha ubbidito Maria col Suo "sì" dell'Annunciazione, che l'ha fatta Madre di Dio, e col Suo "sì" del Calvario, che l'ha fatta "Madre nostra"... se hanno ubbidito i Santi fino al completo annientamento di sè, quanto dobbiamo amare anche noi questa virtù, che è certo tra le più importanti e fondamentali, insieme alla carità fraterna, per costruire una vera Comunità!

Quindi:

  1. impariamo a far morire il nostro "io autonomo", a cui piace sempre prendere decisioni personali, per mettere tutto in "dialogo comunitario" e trovare così insieme ogni decisione
  2. impegniamoci a chiedere sempre al Superiore o ai responsabili "cosa fare" e "come fare", anche se abbiamo già pronte, a qualunque proposito, idee e decisioni nostre che ci sembrano giuste e opportune
  3. non diffondiamo mai malumori con gli altri per decisioni prese dal Superiore, dai responsabili o prese insieme, checontrastano con le nostre, ma portiamo tutto nella preghiera perchè sia il Signore a illuminarci tutti, a guidarci sempre e a richiamarci evangelicamente (Col. 3,16-17) per farci prendere insieme le decisioni più conformi ai Suoi disegni e alla Sua volontà
  4. e se non si riuscisse, in determinate circostanze, a trovare una decisione comune, lasciamo l'ultima parola al Superiore, accogliendo tutti la sua decisione come volontà di Dio a cui ubbidire con gioia.
 

Umiltà

E' il fondamento di tutte le altre virtù, perchè è il fondamento della Redenzione:

  • Cristo "pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la Sua uguaglianza con Dio, ma spogliò Sè stesso, assumendo la condizione di servo …"
  • Maria, mentre viene proclamata Madre di Dio, si fa Sua serva: "Eccomi, sono la serva del Signore"
  • i Santi hanno certo incominciato il "cammino" della santità con l'ascolto.

Anche noi dobbiamo amare tanto, tantissimo, l'umiltà:

  • sentendo che umanamente "siamo nulla" e che le doti che abbiamo non sono nostre, ma dono di Dio al servizio del Suo amore, dei Suoi disegni, della Sua gloria e di tutti i nostri fratelli
  • facendo a gara, non a chi si risparmia di più, ma a chi serve di più (Gv 13,1-5); "non sono venuto per essere servito, ma per servire" (Mt. 20,28)
  • accettando, non il posto che vorrebbe il nostro io, ma quello che ci chiede il nostro Dio, attraverso le indicazioni del Responsabile che Egli sceglie nella Comunità per guidarci, ricordando che ogni posto ed ogni servizio non è grande per quello che è, ma per l'umiltà e l'amore con cui si vive agli occhi di Dio
  • e se ci sembra di ricevere umiliazioni, trascuratezze, amarezze, non lamentiamoci, ma tutto offriamo ripetendo in cuore: "è bene, o Signore, che Tu mi abbia umiliato"
  • e se riceviamo lodi e apprezzamenti positivi, tutto offriamo ripetendo in cuore: "non a me, o Signore, ma al Tuo nome dà gloria"
  • e ricordiamoci tutti e sempre che è grande agli occhi di Dio nel compiere il bene, non chi è capace di imporsi e vince, ma chi sa cedere e apparentemente sembra perdere, tranne che nei principi: "Chi tra voi è il più grande …" (Mc. 10,43).
Fervore anche nella aridità

"L'amore del Cristo ci spinge..." (S.Paolo - 2Cor.5,14)

Anche noi:

  • Nelle immancabili difficoltà e contrarietà di ogni giorno non lasciamoci prendere dalla stanchezza … dallo scoraggiamento … dall'angoscia … dalla tentazione di lasciare o di disimpegnarci... Sforziamoci di donare tutto al Signore, sottomessi alla Sua volontà e convinti che tutto è nostra parte di redenzione unita alla Sua...
  • Se la preghiera e la vita a volte diventano aride... fredde... pesanti … mettiamo ugualmente fedeltà e cuore in tutto, implorando la Mamma che sia il nostro Cireneo, come è stata vicina a Gesù sulla via della Croce...

Mitezza

E' la "compagna" indivisibile dell'umiltà, secondo le parole-invito di Gesù stesso: "Imparate da me che sono mite ed umile di cuore" (Mt. 11,29)

Sia quindi anche per noi la virtù:

  1. che ci fa vincere ogni impazienza che non ci fa mai alzare la voce con nessuno
  2. che non ci fa arrabbiare o fare scenate con nessuno
  3. che ci fa reprimere ogni scatto di nervosismo esteriore o interiore
  4. che ci abitua a non rispondere subito con cattiveria, punzecchiature o controaccuse a qualcuno
  5. che ci rinfacciaqualcosa, ma a chiuderci in un po' di silenzio, invocando Gesù e Maria, per lasciar sbollire l'ira interiore
  6. che dà la capacità di non scusarci mai quando veniamo accusati di qualsiasi cosa
  7. che ci fa accettare tutto senza ribattere quando ci viene rimproverato qualche difetto
  8. che ci fa dire: "Grazie, hai ragione … mi correggerò …", quando ci viene fatta una "correzione fraterna"
  9. che ci fa trattare tutti con dolcezza, coi bei modi, anche quelli che ci trattano male o ci causano amarezze
  10. che ci fa accogliere con amorosa disponibilità tutti quelli che di presenza, col telefono o con lettere ci chiedono un po' di tempo e di cuore.
Amore di Sacrificio

La "Croce" è il mezzo scelto da Gesù per operare la Redenzione.

  • Quindi anche noi dobbiamo amare il sacrificio, la rinuncia, la mortificazione nelle cose non necessarie alla salute, ad una vita dignitosa, ad un giusto riposo
    1. in spirito di penitenza e di riparazione
    2. e come atto d'amore a Gesù e a Maria
  • E non lasciamoci trascinare da accontentamenti e soddisfazioni...
Gioia anche nella sofferenza

"Il Signore ama chi dona con gioia".

  • Quindi offriamo con amore ogni sofferenza del corpo, del cuore e dello spirito, senza lamentarci e farlo pesare sugli altri...
  • Accogliamo e viviamo con fede ogni costosità di orario, di servizio, di dialogo e convivenza con gli altri della Comunità, di ubbidienza e di accoglienza...
  • Non cerchiamo di sottrarci a questi impegni facendo il meno possibile o facendo soffrire addirittura altri!...
  • In Comunità sforziamoci di essere gioia e cordialità con tutti, e non peso e silenzio!...
 

Bontà

E' la virtù che più ci fa assomigliare a Dio, Amore-Bontà-Misericordia infinita.
E' la virtù che ci fa degli "altri Gesù", perchè ci fa agire con un po' di quel Suo "amore totale" che l'ha portato a dare la vita per noi e che ci fa sentire ogni istante nel cuore: "Amatevi come io vi ho amati"... cioè senza misura...
In una Comunità non ci può essere Dio se non c'è Bontà - amore vero - carità fraterna: "Dove c'è carità e amore, lì c'è Dio"..., e a questo la preghiera deve portare.

Altrimenti, come fa capire Gesù con i Suoi: "Guai a voi, Scribi e Farisei ipocriti …", correremmo il pericolo che sia solo ipocrisia.

Quindi:

  1. sforziamoci di vedere in tutti Gesù
  2. di edificarci anche coi più piccoli atti di virtù che reciprocamente vediamo in noi
  3. di sopportare gli immancabili difetti reciproci, senza stupirci delle debolezze che abbiamo, ma aiutandoci a vincerle e a migliorarci
  4. vogliamoci bene davvero … senza soggezioni … senza gelosie … senza invidie … senza puntigli... senza risentimenti
  5. riteniamo tutti essenziale, per favorire la carità, l'impegno del "dialogo", che chiede di:
    • uscire dalle nostre chiusure per abituarci ad esporre tutto con confidenza verso tutti
    • saper ascoltare gli altri con pazienza
    • conoscerci nei nostri sbagli e difetti per scusare quelli degli altri con carità
    • favorire la gioia dello "stare insieme come fratelli" (Salmo 132/133)
    • sforzarci di trovare sempre un punto di incontro, sentito però, non come la vittoria di qualcuno, ma come richiesta di   Dio per tutti
    • sforzarci di mettere gli altri a proprio agio, superando quello che di dentro ci rende difficile la convivenza, anche se   questo chiede lo spogliamento del proprio "io" e la vittoria sulla propria predisposizione al silenzio e all'isolamento
    • essere fedeli, ogni giorno se è possibile e per chi è presente, ore 17,30 (dopo l'adorazione) a un "resoconto quotidiano"
    • su:
    • comunione di vita del giorno
    • come sono andate le cose: correzione... scuse... perdono...
    • eventuali intese per il giorno dopo per poi portare tutti e tutto, compresi gli sbagli e difetti, nella preghiera quotidiana, ciascuno per tutti
  6. vivranno fin nei minimi particolari il bellissimo "inno alla carità" di S.Paolo (1Cor. 13,4-7):
    • la carità è paziente = sopportare tutti e tutto con vero amore e col sorriso sul viso, anche se nel cuore c'è la tempesta
    • è benigna = voler bene a tutti con sincerità e trattare bene tutti e sempre, anche quelli che ci sono antipatici, quelli verso i quali sentiamo avversione, quelli che ci procurano amarezze e disagi, quelli che fanno ombra al nostro "io"
    • non è invidiosa = essere contenti dei doni avuti dal Signore e rispettare e gioire dei doni dati dal Signore agli altri
    • non si vanta = poichè tutto quello che abbiamo è di Dio, non mettiamo in evidenza il nostro "io"
    • non si gonfia = poichè di nostro abbiamo solo peccati e difetti, impariamo solo a ringraziare sempre il Signore per il "positivo" che ci può essere in noi, proprio perchè è "Suo", da mettere a disposizione di tutti con umiltà e verità
    • non manca di rispetto = se davvero, come è vero, Dio è in ciascuno di noi, cerchiamo di fermare ogni sospetto, ogni giudizio, ogni condanna, ogni dito puntato, ogni critica, ogni mormorazione... perchè sarebbero tutte "cattiverie" lanciate anche contro di "Lui"
    • non cerca il suo interesse = proprio perchè di "ogni sacrificio" non cerchiamo una "ricompensa terrena" e l'occhio di Dio vede anche nel cuore, sforziamoci di fare tutto per Dio e per gli altri, lasciando che sia "Lui" a pensare e a provvedere "a noi"
    • non si adira = sforziamoci di vincere dentro e fuori ogni nervosismo, ogni rabbia, ogni scenata, ogni puntiglio, ogni silenzio di ripicca, ogni piccola o grande vendetta o rivincita, perchè solo coi "miti" è bello stare insieme e fare comunione di vita e comunità
    • non tiene conto del male ricevuto = è facile alla nostra fragilità "farci del male" reciprocamente … però non coviamolo di dentro, non centelliniamolo nel cuore, fino a farci desiderare "l'occhio per occhio e dente per dente", ma impariamo a sentirlo alla luce del "Crocifisso che perdona" e vinciamo con Lui il male col bene
    • non gode dell'ingiustizia = non ci capiti mai che, per sentirci superiori noi, godiamo di veder difettosi gli altri
    • si compiace della verità = riconosciamo con gioia, come Maria, lodando il Signore, il positivo e il bene che la Sua grazia compie in noi e negli altri, e mettiamo nella preghiera e nella correzione fraterna gli immancabili difetti reciproci, fino alla totale correzione
    • tutto copre = critica, mormorazione, pettegolezzo, diffondere sbagli e difetti altrui, sono la distruzione della carità...; il silenzio che sa scusare, che sa perdonare, che ogni sbaglio o difetto affida al Signore perchè diventi conversione, è il modo più prezioso e più bello per costruire carità e convivenza
    • tutto crede = "nulla è impossibile a Dio"... neppure il trasformare noi e gli altri da cattivi in buoni … da difettosi in santi...: lo potrà una fede grande che ci unisce profondamente e fiduciosamente a Dio e tra di noi … tutto affidando e implorando da Lui...
    • tutto spera = quando siamo tentati di scoraggiamento perchè non riusciamo a mantenere promesse e propositi... a vedere in noi e negli altri la riuscita nel correggerci o nel correggere, o il progresso della virtù in noi e negli altri... chiediamo o doniamo perdono … ricominciando sempre da capo e sperando nella potenza della grazia...
    • tutto sopporta = qualunque cosa succeda nel rapporto, nella convivenza, nella collaborazione con gli altri, non arriviamo mai alle accuse o alla rottura, ma teniamo tutto dentro, isolandoci un istante per la recita di un'"Ave Maria"... finchè questa capacità di sopportazione ci ha portato al dominio di noi e al trionfo della carità.
 

Ci aiutino in questo le "nostre quattro preghiere di Consacrazione e di vita".

 

Preghiera della "Comunità di Maria"

 

Mamma,

Ti ringraziamo per averci chiamati a far parte della "comunità di Maria",

la Tua e nostra Comunità
nel 1° grado di "Interni e seminterni"
nel 2° grado di "Collaboratori"
nel 3° grado di "Sostenitori".
Fa che sentiamo questo come un prezioso dono del Tuo Gesù, che ci chiama, attraverso il Tuo cuore materno, ad essere:
"intimi" con Lui, con Te e tra di noi, attraverso
una preghiera personale e comunitaria profonda
una formazione viva nel "Cenacolo della Comunità" e in tutti i momenti formativi della Cappellina e di Radio Mater
una carità cordiale tra noi e verso tutti;
"santi" col cuore sempre fisso su di Te per vivere ogni istante le "Tue virtù", così da diventare anche noi, come Te e col Tuo aiuto, "altri Gesù";
"apostoli di Verità e di Amore" con la gioia, anche se costosa, di consumarci ogni giorno, nella Chiesa e come Chiesa, per portare avanti il "Tuo disegno qui"
nella Comunità
nella Cappellina in Radio Mater
nel "Centro Mariano" che attendiamo da Te.
Mamma, fa che siamo "Tuoi veri figli"
tutti Tuoi
totalmente Tuoi
per sempre Tuoi.
E Tu sii di "questa Tua Comunità"
Mamma
Regina e guida,
sostenendo sempre col Tuo aiuto
chi ci dirige e ci aiuta nel Tuo nome
e chi viene o ci ascolta con fede e amore,
per far parte con Te tutti insieme e sempre più vivamente della "stupenda famiglia" della Trinità e della Chiesa
in terra e in cielo.

Amen.

Preghiera delle "Dodici virtù"


"Eccoci, Mamma"
per percorrere con Te la "Tua strada di santità

O Donna vestita di sole, con la Luna sotto i Tuoi piedi e attorno al capo una "corona di dodici stelle", che ci inviti a "scoprire la nostra strada di santità", aiutaci a camminare sulla "Tua strada di santità" tracciata da "queste Tue dodici virtù":
la Tua Fede
per saper mettere ogni giorno al primo posto Dio, la Sua Presenza, la Sua Parola, l'Eucaristia, la Preghiera
la Tua Speranza
per saperci fiduciosamente abbandonare in tutto ai Suoi disegni e alla Sua volontà, persuasi che sono sempre il nostro bene
la Tua Carità
per amarLo veramente con tutto il cuore e fare tutto solamente per Lui
la Tua povertà
per usare le cose della terra solo per il necessario alla vita o per un giusto risparmio e il resto donarlo in opere di bene
la Tua castità
per vivere in totale purezza di pensieri, desideri, sguardi, parole, affetti e azioni secondo il nostro particolare stato di vita (sacerdotale, religioso, matrimoniale, giovanile)
la Tua ubbidienza
per piegare sempre la nostra volontà alla legge e alle ispirazioni del Signore, alle disposizioni e inviti dei Superiori o Genitori, ai suggerimenti del Confessore o Direttore Spirituale
la Tua umiltà
per essere "vite nascoste con Cristo in Dio" che non cercano di emergere ma solo di essere strumenti delle "opere di Dio" anche nelle umiliazioni e incomprensioni
la Tua dolcezza
per avere un cuore e un sorriso per tutti
la Tua bontà
per dir bene e voler bene a tutti, come unica vera Chiesa di Gesù, e per tutti sacrificarsi fino al "tutto è compiuto" di Gesù
il Tuo spirito di sacrificio
per saper rinunciare a tutto ciò che è male e ripararlo con ogni forma di penitenza
la Tua gioia anche nella sofferenza
per saper accettare ogni prova anche dolorosa così da completare in noi la Redenzione di Gesù
il Tuo fervore anche nelle aridità
per non lasciarci mai vincere dalla pigrizia, dalla superficialità, dalla freddezza, ma fare tutto con l'ardore e la fedeltà dei veri apostoli

Mamma!

Che sia per tutti così! ...

Amen.

 

Preghiera di "Consacrazione mensile"


"Eccoci Mamma"

a farTi dono della nostra vita con la
"Consacrazione a Te"

Ti abbiamo affidato e Ti affidiamo nuovamente:
il corpo con i suoi sensi
l'anima con le sue facoltà d'intelligenza, memoria, volontà, libertà
la mente con i suoi pensieri, giudizi, desideri, intenzioni
il cuore con i suoi sentimenti e affetti
tutte le nostre azioni
le gioie e le sofferenze
il raccoglimento e la preghiera
la presenza e la vita di Dio in noi
i sacrifici e le rinunce
i difetti e le virtù
ciò che abbiamo e possediamo
il tempo e le nostre doti
il lavoro e ogni nostra fatica
Ti affidiamo anche:
le nostre famiglie
le radio ecclesiali
tutta la Chiesa
e tutta l'umanità, soprattutto la più sofferente.
Aiutaci, o Mamma, a vivere con Te e come Te, per vivere in intimità con la Santissima Trinità.
Sentiamo di essere Tuoi e ne proviamo tanta gioia.
Sentiamo che possiamo fidarci di Te e confidare in Te.
Che le Tue braccia aperte siano per noi un invito continuo a venire a Te, perché Tu ci possa portare al Tuo Gesù
con il Vangelo
e il Rosario
che tieni fra le mani e offri a noi come segreti di santità.
Come è bello, o Mamma, sentirci sul Tuo cuore e abbandonarci a Te.
Fa che sia sempre così nel tempo e nell'eternità.

Amen.

Preghiera di "Consacrazione quotidiana"


Anche oggi mi consacro a Te, Mamma,

per essere tutto Tuo.
Mettimi nel Tuo grembo
e con lo Spirito Santo formami
un "altro Gesù".

 

Aiutami in ogni istante a fare ogni cosa
"in Te" come mia "Mamma"
"con Te" come mio "Modello"
"per mezzo di Te" come mio "Aiuto"
"per Te" come mio "Amore".

 

Fa che non sia più io a vivere
ma Tu a vivere in me,
perché vivano in me totalmente e per sempre
Dio Padre, Gesù e lo Spirito Santo,
che mi impegno a testimoniare davanti a tutti
e che un giorno prego di poter contemplare
faccia a faccia, in una gioia senza fine,
con Te nella "Casa del Cielo".

Amen.