Radio Mater

SUPPLICA DEL CARD. ZUPPI ALLA MADONNA DI POMPEI

  • In home
  • 09/05/2023

Inginocchiato davanti all’immagine della Vergine, il cardinale Matteo Zuppi, lunedì 8 maggio, guida la recita della Supplica, sulla piazza antistante il Santuario di Pompei. E invoca di metter fine alla guerra. A partire dalla martoriata Ucraina, in tutte le zone insanguinate del Pianeta.

«La Supplica – aveva detto poco prima il presidente della Cei nell’omelia della Messa – esprime l’attesa di tutta la creazione che soffre e grida pace». Perché «senza pace non c’è vita». E perché «la volontà di Dio è un mondo di pace».

Piove a dirotto. Quasi a sottolineare anche metereologicamente il fosco panorama mondiale, in cui si colloca il tradizionale appuntamento pompeiano, voluto dal beato Bartolo Longo, di cui proprio quest’anno si celebrano i 150 anni dell’arrivo in questa Valle. Ma a migliaia sono lì, incuranti del maltempo. E altre migliaia di fedeli pregano sotto le volte del Santuario, stracolmo. Una preghiera incessante che si eleva al Cielo, insieme con quella dei vescovi della Campania, dell’arcivescovo di Napoli, monsignor Mimmo Battaglia, di decine e decine di sacerdoti e diaconi.

È il compito che papa Francesco ha assegnato a Pompei per la celebrazione della Supplica. L’arcivescovo delegato, monsignor Tommaso Caputo, all’inizio della Messa, ha citato le parole del Pontefice durante il Regina Coeli, di domenica: «In questo mese di maggio preghiamo il Rosario chiedendo alla Vergine Santa il dono della pace». Il Cardinale Zuppi riprende la suggestione e la fa sua già all’inizio dell’omelia: «Alzare da questa casa di Maria, casa di preghiera e di carità, la Supplica alla Madonna del Rosario che il beato Bartolo Longo volle dedicare alla pace». Detto. Fatto. La Messa e la recita della preghiera composta di suo pugno dal beato raggiungono vette di grande intensità. E si estendono come un’onda di amore e di fede a tutto il mondo.

(da Avvenire, 08/05/2023)

Per leggere l'omelia del card. Zuppi <clicca qui>