Come mai, dottore? Non eravamo preparati a questa pandemia, nonostante le prime avvisaglie dalla Cina?
No non si è mai preparati ad un disastro. Si era in un certo qual senso preparati, ma non si pensava a uno “tsunami” simile. Migliaia di morti. Gli ospedali si sono dovuti trasformare in modo troppo repentina. Sono spariti tutti i reparti, di urologia, di cardiologia, ginecologia, unità coronarica, pediatria… Tutto è diventato un unico reparto infettivi. Era impossibile prevedere un fatto simile
Perché il coranavirus si è concentrato soprattutto nella zona rossa di Codogno, Bergamo, Brescia, Lecco, Milano?
Non c’è una spiegazione scientifica almeno per ora. Sicuramente la partita di Champions League Atalanta- Valencia ha favorito il contagio sia nell’andata che nel ritorno in Spagna. Ora dobbiamo capire tante cose di questa pandemia e dare una ragione scientifica. Perché, per esempio, si è mossa verso Ovest e meno verso Est?
Qualcuno sostiene che l’inquinamento presente in Pianura Padana abbia favorito l’esplosione dell’infezione nelle città del Nord.
Non credo: potrebbe essere una concausa, ma non si può attribuire all’inquinamento il diffondersi del virus. Se si intende che il covid 19 si sia insediato in apparati respiratori non ottimali, più deboli, in parte appesantiti o già compromessi a causa dell’inquinamento, allora condivido. Un altro dato da approfondire è perché in Lombardia abbiamo avuto una mortalità molto più alta rispetto al Veneto?
Quali sono state le difficoltà maggiori che avete incontrato nel far fronte a questo virus? La mancanza di protezioni?
Sicuramente la mancata protezione iniziale ha favorito il diffondersi del virus. Tanti colleghi di medicina generale affrontavano l’epidemia inconsapevoli della gravità del virus. Ecco il perché di tanti morti tra i medici. Per fortuna nel nostro comprensorio ospedaliero di Lecco e Merate siamo stati muniti sempre delle necessarie protezioni.