Rugiada dello Spirito

La Mamma!

 

Rugiada dello Spirito

Riflessioni, pensieri, preghiere di don Mario, rivolte a chiunque voglia ascoltarle...

 

 

 "Lasciamo sbocciare l'Amore"

Buongiorno miei cari,

Che bello poter annunciare sempre che l'amore misericordioso di Dio non si stanca di attirarci al Suo cuore per ricolmarci di beni, per infonderci speranza e gioia.

Coraggio, miei cari, il segreto è, in umiltà, affidarci a Lui e lasciare che la fiamma dello Spirito Santo illumini i nostri cuori, la nostra vita e sciolga, per grazia, i muri che abbiamo innalzato, chiudendoci alla Verità e ai fratelli.

Si, carissimi, sia l'amore la radice delle nostre azioni, dei nostri pensieri.

"Gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce" (Rm. 13,12) Oh, miei cari, potessimo sentire la soavità della presenza dello Spirito e accogliere i doni che sono nel seno del Padre!

Questo desidera il Signore "che la nostra gioia cresca sempre più perché è in Lui che viviamo è in lui che ci muoviamo ed esistiamo" ( At 17, 28) 

 

Coraggio, carissimi, impariamo ad "accogliere e ascoltare" la vita che ci viene donata dallo Spirito, lasciamo crescere nell'anima la forza nuova dell'Amore e saremo resi capaci di tornare a vivere e ad amare.

Ci aiuti la Mamma, con la Sua tenerezza, ad unirci a Gesù e a farci condividere la gioia di abbracciare e testimoniare la fede, nell'unico Spirito.

Eccoci, Mamma, prega per la nostra conversione e accompagna con la Tua mano il nostro cammino.

Allontana da noi i pericoli e suscita anche in noi amore e carità .

Con tutto il cuore, miei cari, vi benedico.

don Mario

 
 
 

Buongiorno, miei cari.

Viviamo la gioia del mese di Maggio! Mese dedicato alla Mamma! Lei , con grande tenerezza, ci chiama in disparte per dirci quanto Dio ci ama e quanto ci è vicino nelle fatiche quotidiane. Lei conosce le nostre difficoltà , i nostri drammi, le nostre lacrime e ci invita ad accoglierLa nei nostri cuori, nelle nostre case e, nella preghiera, lasciare che la nostra speranza rifiorisca.

Sì, carissimi, solo così i deserti diventano oasi di verità e di amore.

Lei ci invita a credere in Dio, nel Suo amore, ci mostra come "l'incontro con Dio" trasforma tutta la nostra vita!"

Si, Mamma, ti prego: proteggici, aiutaci ad affidarci a Dio con l'umiltà delle creature, visitaci, perché, da questo incontro, la nostra vita sia trasformata dall'infinita misericordia di Dio. Che gioia Mamma accogliere la Tua visita e, anche noi, con Elisabetta , nello stupore, esclamare

"benedetta Tu tra le donne!"

Ed ecco che la benedizione di Dio abbraccia e benedice ciascuno e in particolare voi, care donne: perché possiate, in ogni incontro, essere benedizione nelle vostre famiglie; perché possiate sempre portare pace, conciliazione e gioia.
Maria, la Mamma, ci solleva dalle nostre delusioni, dal nostro dolore e, abbracciandoci, ci chiede di non scappare... ma di tornare a fidarci di Dio, ad appoggiarci a Lui. Accogliamo, carissimi, il Suo invito alla penitenza, alla preghiera del Santo Rosario, alla meditazione della Parola di Dio, all'Adorazione, alla partecipazione alla Santa Messa, per vivere in Gesù le opere di Misericordia corporali e spirituali, per immergerci nella vita di carità. 

 

Grazie, Mamma, per averci chiamati nella famiglia di Radio Mater, accogliendo il nostro grido di solitudine, di paura, per ritrovare, nel Tuo Cuore Immacolato, la forza di pregare, di camminare, di soffrire, di gioire INSIEME! Si, miei cari, in Lei sapremo ascoltare il cuore di Gesù che ci dice: "Figlio, ecco tua Madre!"

Sì, Mamma, vieni a vivere con noi! Effondi nei nostri cuori la Tua fede, la Tua gioia , illumina con la Tua tenerezza e dolcezza la nostra casa e donaci di custodire, nella fedeltà, questo mistero nuziale di Cristo e della Chiesa!

Ti preghiamo, parlaci di Gesù, aiutaci a vivere in intimità con Lui! Chiedi, Mamma, per noi tuoi figli, la luce e la forza dello Spirito Santo, per accogliere e condividere i doni dell'amore e divenire segno della presenza di Gesù : "...da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se vi amerete gli uni gli altri, come io ho amato voi! " (Gv.13, 34-35)

Permettiamo, miei cari, alla Grazia, di operare in noi, lasciamo che lo Spirito Santo purifichi i nostri cuori e li dilati per farci, in Gesù, "TUTTO A TUTTI !"

Eccoci, Mamma! assistici sempre con la Tua materna protezione. Grazie!
Vi benedico con tutto il cuore.

don Mario

 

"TI AMO, FIGLIO MIO!"

Buongiorno, miei cari.

In qualsiasi momento della nostra vita, in qualsiasi difficoltà, in qualsiasi istante in cui ci sembra non ci siano soluzioni e ci sentiamo disperati: fermiamoci... ascoltiamo e accogliamo questo grido d'amore che riecheggia in tutto il creato e viene versato in ogni cuore... nel tuo cuore:

TI AMO, FIGLIO MIO!

Questo è il pianto d'amore di Dio! Sì, miei cari: DIO E' AMORE! L'Amore è vita, l'Amore dona vita! L'amore è la fonte che avvolge e abbraccia ciascuno di noi e che sgorga dal costato di Cristo : dal Suo costato aperto sgorga l'eterno canto d'amore e di misericordia di Dio, la salvezza per ogni uomo, per noi, per te! Coraggio, figlioli... via lo smarrimento, via la paura! Confessandoci peccatori, lasciamoci aiutare dalla Mamma ad accogliere, in umiltà, lo splendore, la gloria di Dio, ad innalzare, nella preghiera, le nostre anime fino a Dio!

"... tu, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto" (Matteo, 6,6)

Coraggio, miei cari, lasciamoci "attirare da Lui".

Viviamo l'abbandono filiale e, gioiosamente, professiamo che tutto è stato creato e salvato dall'Amore. Non temiamo perché Dio, il vivente, l'Onnipotente, non ci abbandona, agisce nella storia e ci viene a cercare perché ci AMA! Mio Dio, ti prego: donaci lo Spirito Santo, perché ci immerga in questa novità di vita interiore, dono della Pentecoste, per credere, adorare, contemplare e professare che Tu sei il Signore! Miei cari: lasciamoci avviare verso la pienezza della vita; lasciamoci docilmente assumere dal "movimento della Carità", che ci schiude allo stato di Grazia, per vivere l'umanesimo della Croce, per dimorare e divenire abitazione della Santissima Trinità. ECCOCI, Mamma, aiutaci a tendere all'amore, alla fedeltà, per offrire tutti e tutto in dono a Dio, per tornare a sperare!

Vi benedico e vi abbraccio con tutto il cuore.

don Mario

Termine
 
 
 

Figlioli carissimi,

se nel nostro cuore vi è ancora la ricerca del senso della nostra vita, se nel nostro cuore vi è sete d'amore, sostiamo ai piedi del Crocifisso. Il nostro esame di coscienza deve essere fatto volgendo il nostro sguardo a Colui che, amandoci, dalla croce, invoca su ciascuno di noi il perdono. Si, carissimi

È GIUNTA L'ORA!

Il Dio d'AMORE si dona, ci chiama, ci parla!

Inginocchiamoci ed entriamo, per grazia, nel Suo cuore, meditando insieme la Sua Passione, aiutati dalla descrizione degli atroci dolori sofferti da Gesù,fatta da un grande studioso francese, il dottor Barbet, che l'ha redatto sulla scorta dei Vangeli e della Sindone e afferma: "Io sono soprattutto un chirurgo; ho insegnato a lungo. Per tredici anni sono vissuto in compagnia di cadaveri; durante la mia carriera ho studiato a fondo l'anatomia.

Posso dunque scrivere senza presunzione:

 
 

Gesù, entrato in agonia nel Getsemani - scrive l'evangelista Luca - pregava più intensamente. E diede in un sudore "come gocce di sangue" che cadevano fino a terra. Il solo Evangelista che riporta il fatto è un medico, Luca. E lo fa con la precisione di un clinico.

Il sudar sangue, o ematidrosi, è un fenomeno rarissimo. Si produce in condizioni eccezionali: a provocarlo ci vuole una spossatezza fisica, accompagnata da una scossa morale violenta, causata da una profonda emozione, da una grande paura. Il terrore, lo spavento, l'angoscia terribile di sentirsi carico di tutti i peccati degli uomini, devono aver schiacciato Gesù.

Tale tensione estrema, produce la rottura delle finissime vene capillari che stanno sotto le ghiandole sudoripare, il sangue si mescola al sudore e si raccoglie sulla pelle; poi cola per tutto il corpo, fino a terra.

 

Conosciamo la farsa del processo imbastito dal Sinedrio ebraico, l'invio di Gesù a Pilato ed il ballottaggio fra il procuratore romano ed Erode. Pilato cede e ordina la flagellazione di Gesù. I soldati spogliano Gesù e lo legano per i polsi a una colonna dell'atrio.

La flagellazione si effettua con delle strisce di cuoio multiple, su cui sono fissate due palline di piombo e degli ossicini. Le tracce nella Sindone di Torino sono innumerevoli; la maggior parte delle sferzate è sulle spalle, sulla schiena, sulla regione lombare e anche sul petto.

I carnefici devono essere stati due, uno da ciascun lato, di ineguale corporatura. Colpiscono a staffilate la pelle, già alterata da milioni di microscopiche emorragie del sudor di sangue. La pelle si lacera e si spacca; il sangue zampilla. A ogni colpo, Gesù trasale in un soprassalto di dolore. Le forze gli vengono meno: un sudor freddo gli imperla la fronte, la testa gli gira in una vertigine di nausea, brividi gli corrono lungo la schiena. Se non fosse legato molto in alto per i polsi, crollerebbe in una pozza di sangue. Poi lo scherno della coronazione.

Con lunghe spine, più dure di quelle dell'acacia, gli aguzzini intrecciano una specie di casco e glielo applicano sul capo. Le spine penetrano nel cuoio capelluto e lo fanno sanguinare (i chirurghi sanno quanto sanguina il cuoio capelluto!) Dalla Sindone si rileva che un forte colpo di bastone, dato obliquamente, lasciò sulla guancia destra di Gesù una orribile piaga contusa… il naso è deformato da una frattura dell'ala cartilaginea.

Pilato, dopo aver mostrato quell'uomo straziato alla folla inferocita, glielo consegna per la crocifissione. Caricano sulle spalle di Gesù il grosso braccio orizzontale della croce; pesa una cinquantina di chili.

Il palo verticale è già piantato sul Calvario. Gesù cammina a piedi scalzi per le strade dal fondo irregolare e cosparso di ciottoli. I soldati Lo tirano con le corde. Il percorso, fortunatamente, non è molto lungo, circa 600 metri. Gesù, a fatica, trascina un piede dopo l'altro; spesso cade sulle ginocchia. La spalla di Gesù è coperta di piaghe. Quando Egli cade a terra, la trave gli sfugge e gli scortica il dorso.

Sul Calvario ha inizio la crocifissione. I carnefici, spogliano il condannato; ma la Sua tunica è incollata alle piaghe e il toglierla è atroce. Avete mai staccato la garza di medicazione da una larga piaga contusa?

Non avete sofferto voi stessi questa prova, che richiede talvolta l'anestesia generale? Potete allora rendervi conto di che si tratta!. Ogni filo di stoffa aderisce al tessuto della carne viva... a levare la tunica, si lacerano le terminazioni nervose, messe allo scoperto dalle piaghe.

I carnefici danno uno strappo violento. Come mai quel dolore atroce non provoca una sincope? Il sangue riprende a scorrere; Gesù viene disteso sul dorso. Le Sue piaghe si incrostano di polvere e di ghiaietta.

 

Lo distendono sul braccio orizzontale della croce. Gli aguzzini prendono le misure. Un giro di succhiello nel legno, per facilitare la penetrazione dei chiodi. Il carnefice prende un chiodo (un lungo chiodo appuntito e quadrato), lo appoggia sul polso di Gesù, con un colpo netto di martello, glielo pianta e lo ribatte saldamente sul legno: orribile supplizio!

Gesù deve avere spaventosamente contratto il volto. Nello stesso istante, il Suo pollice, con un movimento violento, si è posto in opposizione nel palmo della mano; il nervo mediano è stato leso. Si può immaginare ciò che Gesù deve aver provato: un dolore lancinante, acutissimo, che si è diffuso nelle dita, è passato, come una lingua di fuoco, nella spalla e Gli ha folgorato il cervello. È il dolore più insopportabile che un uomo possa provare, quello dato dalla ferita dei grossi tronchi nervosi. Di solito provoca una sincope e fa perdere la conoscenza. In Gesù no. Almeno il nervo fosse stato tagliato netto! Invece (lo si constata spesso sperimentalmente) il nervo è distrutto solo in parte: la lesione del tronco nervoso rimane in contatto col chiodo: quando il corpo sarà sospeso sulla croce, il nervo si tenderà fortemente, come una corda di violino tesa sul ponticello. A ogni scossa, a ogni movimento, vibrerà risvegliando dolori strazianti. Un supplizio che durerà tre ore. Il carnefice e il suo aiutante, impugnano le estremità della trave; sollevano Gesù mettendoLo prima seduto e poi in piedi; quindi... facendoLo camminare all'indietro, Lo addossano al palo verticale. Poi rapidamente incastrano il braccio orizzontale della croce sul palo verticale. Le spalle della vittima hanno strisciato dolorosamente sul legno ruvido. Le punte taglienti della grande corona di spine vi hanno lacerato il cranio. La povera testa di Gesù è inclinata in avanti, poiché, lo spessore del casco di spine, le impedisce di appoggiarsi al legno. Ogni volta che Gesù solleva la testa, riprendono le fitte acutissime. Gli inchiodano i piedi.

 
 

Gesù ha sete! Non ha bevuto dalla sera precedente. I lineamenti sono tirati, il volto è una maschera di sangue. La bocca è semiaperta e il labbro inferiore comincia a pendere. La gola, secca, Gli brucia, ma Egli non può deglutire. Ha sete! Un soldato Gli tende, sulla punta della canna, una spugna imbevuta di bevanda acidula, in uso trai i militari.

 

Tutto ciò è una tortura atroce. Uno strano fenomeno si produce sul corpo di Gesù. I muscoli delle braccia si irrigidiscono, in una contrazione che va accentuandosi: i deltoidi, i bicipiti sono tesi e rilevati, le dita si incurvano. Si direbbe un ferito colpito da tetano, in preda a quelle orribili crisi che non si possono descrivere. È ciò che i medici chiamano tetania, quando i crampi si generalizzano: i muscoli dell'addome si irrigidiscono in onde immobili… poi quelli intercostali… quelli del collo e quelli respiratori. Il respiro si è fatto, a poco a poco, più corto. L'aria entra con un sibilo, ma non riesce più ad uscire. Gesù respira con l'apice dei polmoni. Ha sete di aria: come un asmatico in piena crisi. Il Suo volto pallido, a poco a poco diventa rosso, poi trascolora nel violetto purpureo e, infine, nel cianotico. Gesù, colpito da asfissia, soffoca... i polmoni, gonfi d'aria, non possono più svuotarsi. La fronte è imperlata di sudore, gli occhi escono fuori dall'orbita. Che dolori atroci devono aver martellato il Suo cranio! Ma cosa avviene?... Lentamente, con uno sforzo sovrumano, Gesù ha preso un punto di appoggio sul chiodo dei piedi. Facendosi forza, a piccoli colpi, si tira su, alleggerendo la trazione delle braccia. I muscoli del torace si distendono. La respirazione diventa più ampia e profonda, i polmoni si svuotano… e il viso riprende il pallore primitivo. Perché questo sforzo? Perché Gesù vuole parlare:

"PADRE, PERDONA LORO… NON SANNO QUELLO CHE FANNO!"

 

Dopo un istante, il corpo ricomincia ad afflosciarsi e l'asfissia riprende.

Sono state tramandate sette frasi pronunciate da Lui in croce: ogni volta che vuol parlare, dovrà sollevarsi... tenendosi ritto sui chiodi dei piedi: inimmaginabile! Sciami di mosche, grosse mosche verdi e blu, ronzano attorno al Suo corpo; gli si accaniscono sul viso, ma... Egli non può scacciarle. Dopo un po’, il cielo si oscura, il sole si nasconde: d'un tratto la temperatura si abbassa. Fra poco saranno le trel pomeriggio. Gesù lotta sempre: di quando in quando si solleva per respirare. È l'asfissia periodica dell'infelice che viene strozzato. Una tortura che dura tre ore! Tutti i Suoi dolori… la sete… i crampi… l'asfissia… le vibrazioni dei nervi mediani, Gli hanno strappato un lamento: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?". Ai piedi della croce stava la Madre di Gesù. Potete immaginare quale strazio Ella provò.

Gesù grida:

 

Poi a gran voce dice:

"Padre, nelle Tue mani, raccomando il mio Spirito".

E… M U O R E!

Oh, miei cari, come è possibile non esclamare: "veramente Costui è il FIGLIO DI DIO!" Come è possibile non piangere lacrime d'amore! E.la fonte dell'Amore è D I O! Grazie, Gesù; Grazie, Signore, perdonami! La Mamma ci aiuti ad accogliere la Sua Misericordia, per iniziare un cammino nuovo, vissuto in Lui, con Lui e per Lui! Si, ECCOCI, MAMMA, aiutaci ad abbandonarci fiduciosamente alla volontà di Dio! Vi benedico con tutto il cuore, abbracciandovi in Gesù e Maria.

don Mario

 
Termine

 

 

Buongiorno, miei cari.

Se anche voi credete che:

L'amore è luce: illumina chi lo dà e chi lo riceve.

L'amore è vita: la vita è un diritto di tutti. Essere e sentirsi amati è il desiderio vitale di tutti....

Allora chiediamoci: cosa sta accadendo alla nostra coscienza?

Possono l'egoismo, l'indifferenza essersi impossessati totalmente di noi?

Cosa facciamo quando vediamo tanti fratelli vittime di tragedie, di ingiustizie, di violenze, di guerre? Ci lasciamo raggiungere dalla sorte di tanti "invisibili" che muoiono di stenti?

 

Cosa risponderemo quando Dio ci chiederà: dov'è tuo fratello? Sapete, miei cari, ho letto nel libro "sulla pelle dei bambini" che "in Africa, in Asia, in America Latina e anche in Europa, cento, forse duecento milioni di bambini si alzano tutte le mattine dai loro giacigli, mangiano un po' di zuppa, avanzata la sera prima, e partono da casa per affrontare una giornata di lavoro, che può durare anche diciotto ore. Spesso lavorano per noi e non di rado muoiono a causa nostra..." Chiediamoci: siamo certi che non possiamo opporci a questi crimini? a queste ingiustizie? Dov'è il nostro impegno quando incontriamo fratelli che fuggono dagli orrori della guerra? È capace il nostro cuore di compassione?

 
 
 

IL COLORE DELLA TUA PELLE

NON E' UGUALE AL MIO

MA NON HA COLORE L'AMORE

NON HA COLORE IL DOLORE

E LE TUE LACRIME SANNO DI SALE COME LE MIE!

NON PIANGERE FRATELLO,

PERCHE' L'ARROGANZA DEGLI UOMINI

E' LA LORO FORZA,

LA LORO SUPERBIA LI FA SENTIRE MIGLIORI

E L'IGNORANZA LI RENDE CIECHI.

NON PIANGERE FRATELLO,

PERCHE' TI SONO AMICA, DIAMOCI LA MANO

PERCHE' SENTO IL TUO CUORE BATTERE,

ED AMA    ...   COME IL MIO.

 

 

Dolores Ibárruri "la Passionaria"
(1895-1989)

 

Chiediamoci, carissimi: come accolgo il mio Dio, presente anche in ciascuno di loro? Sì, miei cari, siamo tutti creature....che vivono nelle mani di Dio, nel Cuore di Dio e la fede è la luce che ci fa toccare la verità, è la chiave della conoscenza, della Misericordia di Dio. Coraggio, miei cari, non svendiamo il nostro cuore... Attingiamo la forza di offrire la nostra vita, chiedendo incessantemente, nella preghiera, il dono di ritornare a "vivere, ad amare, a vedere" per essere sale della terra, per scegliere responsabilmente, come valore, la dignità della persona umana, per costruire e crescere sulla " pietra che è Cristo", la vera umanità e santità.

 

Torniamo a ringraziare Dio per ogni creatura incontrata, per ogni attimo di vita vissuta, con le gioie e coi dolori, per ogni abbraccio donato e accolto, nel segno della pace e della Croce... Solo così... vivremo la gioia di camminare insieme a tanti fratelli, perché ritorni al mondo l'unità, la pace. Coraggio, non disperiamo, perché "Lo Spirito di Cristo fa fiorire il deserto" ....e noi abbiamo ricevuto uno Spirito d'Amore, uno Spirito di pace, nel quale gridiamo Abba' Padre! Avanti figlioli... svegliamoci e, con Dio, faremo cose grandi!

ECCOCI, MAMMA, Ti preghiamo:aiutaci, e supplica per noi Tuoi figli:

"Manda il Tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra!" Vi abbraccio e vi benedico di cuore!

don Mario

 
 
 
 

Buongiorno, miei cari.

Desidero con tutto il cuore, inginocchiarmi accanto a ciascuno di voi e,insieme, cantare la fedeltà di Dio che, nonostante il nostro rifiuto, il nostro peccato, il nostro allontanamento, continua a chiamarci, continua ad aspettarci, continua ad amarci. Vi prego, lasciamoci liberare dalla morte del peccato, accostiamoci alla Misericordia di Dio, accostiamoci al Sacramento della Confessione. Lasciamo anche il rumore delle nostre preoccupazioni, dei nostri problemi, di tutto quanto occupa la nostra mente e ci fa pensare che siamo soli, che Dio non ci ascolta, che è assente dal nostro martirio quotidiano e ...invochiamo l'aiuto della Mamma, che ci invita a seguirLa, anche ora, nel cuore della casa di Nazareth.

 

Con Lei, lasciamoci avvolgere dal silenzio ed entriamo in questo "abisso d'Amore e di Misericordia di Dio, Padre e Creatore!" Contempliamo il candore della Vergine Maria, contempliamo il Suo abbandono fiducioso a Dio, contempliamo il Suo profondo ascolto e gioiamo della Sua obbedienza e stupore, all'annuncio dell'Angelo: " Ave Maria, piena di Grazia, il Signore è con te!" Contempliamo la docilità e l'umiltà con cui Maria ha accolto e voluto che lo Spirito Santo facesse risplendere in Lei la gloria di Dio!

Aderendo alla volontà di Padre, con il Suo " Eccomi !", ha permesso al Figlio di Dio: GESÙ', di incarnarsi!

Si,questo è il lieto annuncio: "Il SIGNORE È CON TE!" E questo è quello che ora la Mamma ti sussurra... e ti chiede: "figlio mio, vuoi accogliere l'annuncio che ti salva?

Ti prego, lasciati immergere nel cuore del Padre che si incarna in Gesù!

 

In ogni istante della tua giornata, della tua vita vita, ripeti, con tutto lo stupore e l'amore possibile:

"il SIGNORE È CON ME!" Si, il SIGNORE È CON ME!"

Lui ha fatto Sua la tua vita, Lui riversa in te la Sapienza e ti rivela chi è il Padre, Lui ti rivela che Dio è Amore, Lui ti fa conoscere "e vedere te stesso e ogni uomo" nella luce di Dio. In Lui, anche tu scopri il senso e il fine ultimo della tua vita, di ogni vita, In Lui, conosci l'AMATO, l'AMANTE, l'AMORE". Offriamo, miei cari, la nostra vita, la nostra volontà, e, nello stupore, viviamo la carità di Dio.

 

Ricordiamoci, come dice Padre Pio, che "l'immensa carità di Gesù, quella stessa carità che lo spinse a lasciare il seno del Suo eterno Genitore, per venire sulla terra ad assumere su di se le nostre fragilità ed i nostri debiti e a pagare così, per noi, la divina giustizia, trovò un "mezzo ammirabile" , in cui ci diede a vedere l'eccesso dell'amore che Egli ci porta". Questo mezzo mirabile, per restare con noi, sino alla fine del mondo, è la Santa EUCARISTIA! Vi prego, apriamo il nostro cuore all'infinito amore di Dio e, in Maria, lasciamoci plasmare dallo Spirito Santo, accostandoci alla Santa Comunione, per rendere grazie e cantare il Magnificat con la vita.

ECCOCI, MAMMA! Custodiscici nel Tuo seno e nutrici con la Tua fede, ricca di carità.

Vi benedico con tutto il cuore!

don Mario

 
 
 

Grazie mio Dio!

Buongiorno , miei cari.

Sono certo che anche il vostro cuore ha sete, ogni giorno, di essere incontrato, accolto, amato. Questo, miei cari, deve avvenire innanzi tutto nella preghiera! È la preghiera che ci spalanca ad accogliere quella rugiada d'amore che Dio effonde su chi, nella fede, apre il suo cuore, i suoi occhi, in quel meraviglioso dialogo tra Padre e figlio, tra Madre e figlio, e riscopre nel volto amato "l'immagine e la somiglianza." Avete mai vissuto l'esperienza di contemplare il risveglio di un neonato quando, aprendo i suoi "occhietti" vede la mamma, china su di lui, che lo contempla? Vi siete mai immersi in quel meraviglioso dialogo d'amore, fatto di profumo, di sguardi che, in un unico respiro, genera e da vita?

 

Avete mai contemplato la dolcezza di quel sorriso luminoso che tutti e tutto benedice e chiama alla vita? Anche tu, anche noi dobbiamo scoprire e vivere, ad ogni risveglio, questo miracolo d'amore!

La Mamma e' china su di te, ti ama, ti nutre, ti "veste" ,ti consola, ti conduce per mano! Si, carissimi, la nostra anima, per grazia, e' da sempre e per sempre immersa nell'amore di Dio, ed è Lui solo che ci riporta sempre alla forza e alla bellezza delle origini.

È' vero, ci possono essere, nel nostro cammino, momenti difficili, penosi, strazianti, ma Dio conosce ogni gemito del nostro cuore, perché la nostra vita gli appartiene e Lui la custodisce. Carissimi, abbandoniamoci a Lui!

 

Solo Lui ci conosce, ci libera, ci abbraccia, con la forza dello Spirito Santo. È' questo che ogni giorno, nella preghiera del Santo Rosario, chiedo per tutti e per ciascuno. Anche ora ti prego, recita o torna a recitare anche tu il Santo Rosario!

Chiediamo insieme che, ogni giorno, il nostro cuore sia in attesa dell'angelo Gabriele, perché Gesù possa incarnarsi anche in noi e la nostra vita essere in comunione con Lui. Parteciperemo così alla grazia dei misteri di Cristo, per "essere santi e immacolati" al cospetto di Dio. Si, eccoci, Mamma! Con Te, attraverso Tuo cuore, ciascuno di noi canta:

"Ecco, io vengo. Nel rotolo del libro su di me é scritto di fare la Tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la Tua legge è nel mio intimo". (Salmo 40).

Vi benedico, figli carissimi, e, insieme, cantiamo e testimoniamo umilmente la nostra fede.

don Mario

 
 
 

Buongiorno, miei cari.

Avete anche voi fatto esperienza che non tutti i giorni sono "uguali?". In alcuni, ci sentiamo più fervorosi, in altri "ci lasciamo andare..." A volte, nel nostro cammino, siamo anche tentati di fuggire da ciò che la coscienza ci suggerisce... ci fa vedere, e non diamo volutamente retta alle ispirazioni interiori. Ebbene, miei cari, desidero, ancora una volta, condividere il segreto meraviglioso che mi è stato donato, fin da bambino, dai miei genitori. Anche loro, come tanti altri, hanno conosciuto e attraversato sacrifici, delusioni, difficoltà e il dolore della morte, in otto giorni, delle mie due sorelline, Elena e Angelina.

 

Eppure, ogni giorno, mamma e papà chiedevano di essere sempre fedeli a Dio e che la pratica del S.Rosario non venisse mai abbandonata.

Con l'esempio, finita la cena, dopo aver nutrito il nostro corpo, chiedevano anche a noi quattro figli di unirci e nutrirci spiritualmente, con la recita del Santo Rosario.

Si, questo è il segreto, ci ricordavano: la Santa Messa e la recita del Santo Rosario:

  • per mantenersi in grazia di Dio,
  • per crescere ogni giorno nella virtù
  • per essere spinti dalla meditazione dei misteri, a farne un'esperienza personale nella vita,
  • per lasciarci mettere nel cuore e sulle labbra la Verità

.

 

Si, carissimi, non vi è un Santo che non abbia messo in pratica questa supplica che la Madonna rivolge, anche ora, a ciascuno di noi: " accogli questo invito , permettimi di aiutarti ad abbandonarti e a fidarti di Dio, lascia che lo Spirito Santo versi nella tua anima grazie in abbondanza, per vivere, per essere testimone di Misericordia, per seguire Gesù, per immergerti ogni giorno nei misteri della Sua vita : Incarnazione, passione, morte e gloria. Insieme, miei cari, ritorniamo, con la recita del Santo Rosario e con le opere di penitenza, a vedere e gustare la bellezza della vita, della nostra esistenza, della nostra vocazione e della nostra missione.

Si, Eccoci, Mamma! Aiutaci a lasciar regnare Dio nelle nostre anime! Coraggio, avanti...insieme mentre, con tutto il cuore, vi benedico.

don Mario

 

Non temere: sono con te,

ho fiducia in te, vieni e seguimi!

 

Buongiorno, miei cari.

Desidero, con tutto il cuore, rinnovare, a me e a voi, l'invito di chi ci ama e che, con il Suo sguardo d'amore, ci attira e ci accompagna, rendendoci capaci di un autentico risveglio. Si, miei cari, non basta alla mattina svegliarsi dopo un sonno, ma, per mettersi in cammino, occorre partire bene, aprire anche gli occhi della fede! Questa è la ricchezza d'amore inesauribile che è in noi e che deve alimentarci, e' il "fuoco" che ci sostiene e che, nello Spirito, ci rende testimoni capaci di comunicare, anche ai fratelli, la gioia di vivere, la gioia di credere, la gioia di "occuparci delle cose del Padre mio".

 
 

Carissimi, e' tempo di scuotere... il nostro cinismo, la nostra frettolosità, la nostra indifferenza, il nostro egoismo! È' tempo di vedere le ingiustizie, le prevaricazioni, le schiavitù, le omissioni e di prendere coscienza che, ciascuno di noi, e' la risposta forte e fedele di Dio perché il bene vinca sul male, il coraggio sulla paura, la luce sulle tenebre, la giustizia sull'ingiustizia!

È' tempo di vivere, miei cari!

È' tempo di riparare!

No, non guardiamo la vita con il naso schiacciato su di una finestra chiusa!

 

Apriamo la porta del nostro cuore, tuffiamoci nella Grazia e il nostro cammino diverrà affascinante. Si, miei cari, amiamo e concretizziamo l'amore, partiamo con la "forza e l'amore di Dio e, vi assicuro, i nostri orizzonti si spalancheranno!La nostra Fede deve compiersi nella Carità , che è il fine di tutte le virtù. Ascoltiamo e seguiamo Gesù, abiteremo, vivremo e cammineremo sulla via beata delle libertà dei figli di Dio. "Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli, conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi. (Gv.8, 31-32)

Eccoci, Mamma, tutti tuoi,
perché si compia in noi la volontà di Dio.

Insieme, miei cari, per ringraziare Dio ora e sempre!

Vi benedico e Vi accompagno con la preghiera. Grazie.

don Mario

 

Il viaggio della vita.

 

Buongiorno, miei cari.

Che mistero, carissimi! Siamo sempre in viaggio!

Si, ogni giorno è una nuova partenza. Una tappa di un meraviglioso "disegno"che abita il nostro cuore, che illumina la nostra coscienza, che muove i nostri passi.

Però, carissimi, e' difficile partire ogni giorno se rimaniamo aggrappati alle nostre paure, ai nostri ricordi, ai nostri timori, alle nostre false sicurezze.

È vero, molti avvenimenti indesiderati, possono averci spaventato, possono farci vedere il nostro cammino in modo sbagliato.

Possono... farci mettere nella "valigia" la nostra infelicita', la zavorra delle nostre abitudini, dei nostri attaccamenti, delle nostre idee, delle nostre richieste.

No, non è ciò che non abbiamo o che non siamo, a renderci felici. Non lasciamo che la luce, la pace, la serenità, che abbiamo dentro di noi, possano essere distrutte dalle circostanze, dagli eventi esterni che non corrispondono più ai nostri desideri, ai nostri programmi.

Miei cari, iniziamo ogni giorno "Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo." Vi prego, non un segno frettoloso, ma un'invocazione Trinitaria, un'immersione intensa di abbandono, di fiducia, di glorificazione, di santificazione, di consacrazione!

 

Un sigillo d'amore, che suggella un'origine e un'appartenenza regale e filiale. Ciascuno di noi, nella gioia, deve avere questa certezza: appartengo totalmente a Dio, Dio e' con me, non si separa mai da me, perché mi ama! "Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo!".

Si, ogni istante in Lui è un respiro nuovo, una partecipazione della vita divina, una rinascita, il fondamento primo e ultimo, indistruttibile, perché le nostre azioni, il nostro viaggio siano compiuti nel segno cristiano.

Nel segno della Croce, ogni giorno, ogni nostro passo, mosso sia nella gioia o nel dolore, sarà illuminato dallo splendore della coscienza, che ci farà vivere il " sacrificio quotidiano " per amore e nell'Amore. Saremo così resi capaci di annullare il nostro egoismo, la nostra vanità, la brama di possedere o di dominare.

 

Capaci di intraprendere ogni giorno il nostro viaggio nel dinamismo Trinitario, nella libertà interiore... capaci di appassionarci alla vita, per vincere il male con il bene, mettendo tutte le nostre energie su ciò che la vita ci sta offrendo, vivendo così la grandezza e la responsabilità di santificarsi. Cosa contiene oggi la nostra valigia? Cosa portiamo oggi di nostro e di condizionante?

Accogliamo l'invito di Gesù:

"...non portate ne bisaccia, né sandali..." (Lc.10' 1-9).

Coraggio, riprendiamo il cammino della vita, miei cari. Fidiamoci di Gesù, guardiamo a Lui e... avanti!

Eccoci, Mamma! Aiutaci a mettere i nostri piedi nelle orme di Gesù, perché la nostra vita rifiorisca.

Vi stringo al cuore e vi benedico!

don Mario

 
 
 

Buongiorno, miei cari!

Che cosa ci dà più gioia, cosa c'è di più generoso di un cuore che nella fede ama, vuole amare!

È proprio così : questa è la vita nuova!

Questa è la rinascita in Gesù!

Questo è vivere concretamente il Santo Battesimo!!

La fede è gioia, e' il coraggio di andare sempre avanti nel bene, lasciandosi condurre da Dio in ogni avvenimento della vita, immersi nella Sua Misericordia. Sì, carissimi, viviamo la carità e saremo resi capaci di non tenere conto del male ricevuto e, nell' umiltà, suggelleremo le nostre labbra per non vantarci, per non gonfiarci.

La nostra vita è breve, miei cari... tutto passa come un soffio leggero di vento. Impegniamoci, perché nessuno si smarrisca a causa nostra, perché , grazie anche ad un nostro abbraccio, un nostro sorriso, una parola buona, una carezza... il nostro prossimo si senta amato, perdonato, confortato.

 

Non ci trovi, il nostro ultimo respiro, con il cuore spezzato e l'anima smarrita per cose non risolte... rimandate per orgoglio, per un perdono non concesso, per una parola non detta o per troppe parole vuote, seminate nel nostro cammino!

In Gesù viviamo, fin d'ora, la vita che non finirà mai.

Con la Mamma, supplichiamo lo Spirito Santo perché, nella preghiera, fortifichi la nostra volontà, la renda forte e tenace, decisa nel volere ciò che Dio vuole, mettendo sempre al primo posto l ' AMORE, la CARITÀ!

ECCOCI, MAMMA, aiutaci a togliere dal nostro cuore, tutto ciò che dispiace a Dio. Grazie!

Coraggio, miei cari, avanti nell'amore di Dio! Vi benedico con tutto il cuore!

don Mario

 

Mi sento morire!

 

Buongiorno, miei cari.

Non vi è mai capitato di pensare o dire:

"mi sento morire... vivo la sensazione di essere immerso nelle tenebre, nel nulla, nell'abbandono, nella morte? Di chiederci : cosa sarà di me ora... o al momento della morte?

Ebbene, miei cari, questa esperienza di abbandono, di solitudine, di morte, l'ha vissuta anche Gesù! Ha elevato questo grido del cuore, incarnando la nostra povertà , il nostro limite, il nostro peccato, immergendoli e offrendoli a Dio Padre e Creatore, per supplicare il perdono, per ritornare e ridonare a Dio ciò che è di Dio e renderci capaci di accogliere la "vita nuova" nello Spirito Santo. Lui ha reso la morte la porta della vita eterna.

 
 

Ecco, miei cari, vi supplico: lasciamo pure gridare il nostro cuore, ma non cessiamo un solo istante di rivolgerci a Dio, rimanendo nelle Sue braccia, abbandonandoci al Suo cuore, come un bambino in braccio a sua mamma. In questa intimità, per i meriti di Gesù, tutta la nostra vita sarà illuminata e immersa nell'Amore! Taceranno i nostri pensieri e le parole inutili, ogni istante sarà un rinascere, per lasciare zampillare e penetrare la Misericordia di Dio, che ci conduce, nella gioia, a desiderare e proclamare: "non sono più io che vivo, e' Cristo che vive in me". (Galati 2, 20)

 
 

Coraggio, miei cari, con ciascuno di voi, nella Santa Madre Chiesa, innalzo per tutti e anche per me, la preghiera donataci da San Giovanni Paolo II:

"Padre amorevole, benedici coloro che stanno morendo, benedici tutti coloro che tra poco Ti incontreranno faccia a faccia. Noi crediamo che Tu hai reso la morte la porta per la vita eterna. Mantieni nel Tuo nome i nostri fratelli e sorelle in fin di vita, e portali al sicuro a casa, nella vita eterna insieme a te. O Dio, fonte di ogni forza, custodisci e proteggi coloro che si prendono cura degli ammalati e assistono chi sta morendo. Da loro uno spirito coraggioso e gentile. Sostienili nei loro sforzi per dare conforto e sollievo Fa di loro un segno ancor più radiante del tuo amore trasfiguratore... Mostra loro di essere un Padre amorevole, un Dio di misericordia e di compassione. Amen”

Giovanni Paolo II

Con tutto il cuore Vi benedico.

don Mario

 

LASCIAMOCI AMARE!

 

E' per me importante condividere, non solo la povertà ma anche la speranza che alimenta il nostro cuore.

Si, carissimi, molte volte lo scoraggiamento può minare il nostro impegno, può far sentire inutile la fatica di riprovare a percorrere la via diritta , fa sentire vano il ripetuto tentativo di entrare nel "nostro silenzio".

Ecco, perché , vi invito a non cedere!!!

Ogni istante di vita ci chiede di essere vissuto, di essere accolto con calma... ci porta a conoscenza di cosa può e deve migliorare in noi. Si, anche il nostro limite, le nostre distrazioni, le nostre miserie, che ci mettono in discussione, possono divenire la fiamma che fa ardere e bruciare il nostro cuore e ci fa umilmente pregare il Signore: Gesù caro, ho bisogno di Te, guariscimi...Ti supplico!! Ho bisogno di sentirmi amato!!!".

 

Qesto grido, che Dio ha posto anche nei nostri cuori, spalancherà la nostra povertà e permetterà a Dio di prendersi cura di noi.

La preghiera diviene così un incontro d'amore... che ci insegna a cambiare la "preghiera in amore."

Solo così, non resteremo quelli che eravamo prima dell'incontro con Lui. La nostra premura diverrà "accogliere e fare la volontà di Dio Padre, Amore e Misericordia per tutti e per tutto.

ECCOCI, Mamma! aiutaci Tu!

Coraggio,miei cari, avanti! Con tutto il cuore vi benedico!

don Mario

 

La nostra coscienza è un dono.

 

Buongiorno, miei cari.

In semplicità dobbiamo sempre ascoltare la voce della coscienza che ci rende consapevoli della nostra esistenza, delle nostre azioni.

È' la voce di Dio che ci parla nell'intimità. Agire contro la coscienza, ci porta ad agire volontariamente contro Dio. Cerchiamo, carissimi, di non venire mai a compromessi con la nostra coscienza.

Lei ci aiuta a discernere il bene e il male, lei ci sollecita al dovere, ci avverte, ci esorta.

 

Per udire la sua voce è necessario entrare nel nostro silenzio e accogliere la presenza di Dio che illumina il nostro cammino, che ci rimprovera i peccati, il male compiuto.

Attraverso il rimorso dice a ciascuno: non temere, sono con Te per incoraggiarti, per perdonarti, per riportare il tuo cuore sulla via dell'amore, della pace, della carità fraterna.

Coraggio, miei cari, accogliamo questo invito, accogliamo la gioia di percorre la "via diritta", cerchiamo sempre la verità, saremo resi capaci di giudicare le nostre azioni con gli insegnamenti del Vangelo.

 
 

In ogni istante del tempo donatoci, scegliamo sempre il bene, la carità, la Vita.

ECCOCI, MAMMA! aiutaci tu!

Vi voglio bene e vi benedico.

don Mario

 
 

Il mistero del dolore.

 

 
Buongiorno, miei cari.

Sono a rivolgere a ciascuno, che si troverà, non per caso, a leggere queste poche righe, di unirsi con tutto il cuore nella preghiera che eleviamo per tutti i bambini ammalati ed in particolare per Jacopo.

Questo angioletto, ti assicuro, e' e sarà, anche per te, la "chiave d'oro" che ti aiuterà ad aprire la porta del cielo.

Con Gesù, Jacopo,  e' capace di soffrire, non nella tristezza, ma nella pace. Con ciascuno di voi chino il capo con fede, davanti a questo mistero!

Si, carissimi, Dio sa quello che fa, quello che permette!

 

Anche le prove che non riusciamo a comprendere, anche il dolore innocente, ci chiede di fidarci, di abitare sin d'ora la beatitudine che ci dona animo e forza!

Uniamoci ora alla tenerezza della mamma, incaricando il nostro Angelo custode di recarsi al capezzale di ogni bimbo ammalato e di baciarlo anche per noi. Ecco il grido del cuore per Jacopo:

Sei bravissimo cucciolotto mio, l'aerosol non lo sopporta nessuno, ma tu lo fai senza mai lamentarti... Sei un angelo di bambino ed io darei la vita per te, amore grande...

PREGHIERA DI INTERCESSIONE:UNIAMOCI,

VI PREGO, CON AMORE,

PER JACOPO E LA SUA FAMIGLIA

 

Santissima Trinità, Ti affidiamo questa famiglia, Tu che, da sempre, hai cura e sostieni tutto e a Te tutto deve ricapitolarsi, visita Ti supplichiamo questi cuori affranti, dai sostegno, coraggio, nella prova di sofferenza e di dolore, che stanno attraversando, per questo loro e Tuo figlio, Jacopo, cosi da perseverare nella fede, con una carità operosa, nella speranza attesa.

Ti affidiamo, questo bambino, che docilmente si sta lasciando curare con terapie, e che da' sostegno anche dagli adulti. A Te che, da sempre, ami i piccoli, visitaLo, porta, con il Tuo pietoso sguardo,luce, laddove ci son punti oscurati dalla condizione patologica.

Poni le Tue preziose mani sulle ferite fisiche e spirituali, e risana, con l'olio e il vino, fasciando, come hai fatto, da Buon Samaritano, con l'uomo di Gerico, il nostro piccolo Jacopo; il Tuo Preziosissimo Sangue si unisca al suo, così come è avvenuto per l'emoroissa, e lo spinga, per farlo muovere e farlo scorrere, dove c'è bisogno di Vita.

Noi Ti preghiamo, consapevoli che nella sofferenza e nel dolore, non c'è nessun altro, meglio di Te, che l'ha vissuta fino all'ultima goccia di Sangue e fino all'ultimo straziante respiro.

 

Sostieni questo bambino, abbraccialo, mentre sta ricevendo le Tue cure, attraverso l'Amore che spargi in lui, nei suoi famigliari, nelle mani dei medici e degli infermieri, e se dovesse aver dolore, stanchezza o sconforto, accetta la sua umile offerta, per unirla al Mistero della Tua Passione, morte in Croce e Risurrezione, e, nel contempo, elargisci la Tua Compassione rinforzando quelle parti deboli che, tra le tue braccia, si abbandonano, nelle lacrime di dolore, che Tu raccoglierai dentro alla Tua Fonte di Vita, per donare Grazie, dove c'è più bisogno, dove c'è altrettanto grido di dolore umano, dimenticato e non accolto, in altri luoghi del mondo, dimenticati da noi uomini...

Pper la conversione nostra e di tutta l'umanità. Signore, Santissima Trinità, Santa Famiglia di Nazareth, Arcangeli e Angeli di Dio, i nostri cuori si inginocchiano mentre Vi eleviamo questa supplica!

 

Vi preghiamo, accoglietela , per i meriti e nel nome di Gesù Cristo, Nostro Signore, Egli che è Dio, e vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen!!!

ECCOCI, MAMMA! Ti offriamo ogni lacrima, ottienici la grazia che in questo momento supplichiamo con tutto il cuore, cammina con noi! Grazie!

Vi voglio bene.

don Mario

 
 
 

Buongiorno , miei cari.

E' importante che ciascuno di noi prenda coscienza che Dio non ci abbandona!

Anche oggi, come un mendicante bussa alla nostra libertà e ci chiede: vuoi camminare con me?

Nel Suo amore ci chiede:

Vuoi collaborare con me per lenire, consolare il dolore, il dramma della sofferenza che conosco,perché l'ho provata e assunta nella mia carne?

 

Carissimi, ciascuno, anche oggi, può decidere se accogliere la misericordia di Dio per riportare il sorriso della speranza, della fede, nella nostra vita e nella vita del nostro prossimo, oppure... rifiutare l'invito, allontanandoci da Lui e rimanendo sordi, chiusi, indifferenti davanti a tanti drammi che procurano la morte di molti uomini.

Coraggio, allora, via la paura, usciamo da noi stessi, RIPARTIAMO INISEME!

Si, miei cari, vale la pena di vivere, vale la pena di sperare, vale la pena di ricominciare, vale la pena di resistere alla tentazione di sottrarci alla gioia di essere protagonisti, per rendere il mondo migliore, più bello, più giusto.

La Mamma è con noi, ci ama e, insieme, nella preghiera cantiamo:

"ECCOCI, MAMMA! VOGLIAMO RIPRENDERE IL CAMMINO CON TE"

Vi voglio bene e vi benedico.

don Mario

 

      "    MIO DIO, con  Te, in TE, per  Te   "

BUONGIORNO, MIEI CARI!

E' bello sapere che non siamo mai tanto lontani fisicamente, da non poter immergerci e ritrovarci nel Cuore della Mamma!

E'necessario prendere coscienza che la Mamma e' sempre con noi.

Coraggio, carissimi, immergiamo il nostro cuore nella fede e, in Lei, chiamamo Gesù... lasciamoci abbracciare da Lui, per sentirci incoraggiati e riprendere il cammino!

Dio ha voluto che la nostra vita iniziasse nel grembo della mamma e lo stupore è credere che ovunque siamo, così come siamo, Dio entra nella nostra storia.

La nostra storia è in Lui.

A noi la libertà di accoglierLo  e di aderire a renderLo presente in tutti e in tutto!

 

La gioia, lo stupore, la fede, ci immergeranno nella tenerezza, nella Misericordia di Dio e ci aiuteranno a vedere le cose come le vede Lui, senza sostituirsi a noi.

Via l'angoscia della solitudine, via la paura. Lasciamo a Lui di trasformare il nostro cuore e riceveremo la forza per fare tutto ciò che è bene, tutto ciò che è bello, tutto ciò che è carità fraterna.

Nella preghiera, restiamo uniti a Cristo!

Eccoci, Mamma, accompagna il nostro cammino.

Vi voglio bene!

don Mario

 
                                                               
                                                                                     " FATE TUTTO QUELLO CHE EGLI VI DIRA' !  " 
    
Buongiorno, miei cari!

Eccomi a Voi, immerso nello stupore di sapere che c'è chi ci invita, anche oggi, ad ascoltare Colui che ci parla... Colui che è la Parola!

Chiediamoci allora, cosa mi impedisce di ascoltarLo?

Perche' la sfiducia, la stanchezza ha preso possesso del mio cuore, della mia vita?

Perche' pensiamo che nulla di nuovo può accadere nella nostra vita, nella nostra unione? Perche' l'unica salvezza sembra ora la fuga e il togliersi di dosso le responsabilità che un tempo abbiamo accolto e vissuto con gioia e speranza?

Miei cari, conosco le vostre sofferenze, le difficoltà che rendono difficili i rapporti di coppia, il freddo che alcune volte avvolge la nostra vita ma, vi supplico: non fuggiamo da noi stessi... lasciamo spazio a Dio, alla fede, al perdono, così' toccheremo con mano il miracolo di un Amore che ci avvolge e ci infiamma e ci rende capaci di farci attraversare le difficoltà, di farci iniziare una "nuova vita"!

 

La Mamma conosce i tuoi bisogni, le tue lacrime! Gesù ti ha affidato a Lei!

Ecco perché' anche oggi, Lei, ci chiede di immergeci nella fede e ci svela il Suo segreto per vivere la gioia, la speranza, la salvezza:

"FATE TUTTO QUELLO CHE EGLI VI DIRÀ"

Coraggio, carissimi, offriamo "la giara del nostro cuore" per accogliere e vivere la Misercordia,.. la gioia di Dio. Uniti preghiamo perché Gesù e Maria siano sempre accolti nella vita di ciascuno di noi!

La mia preghiera oggi, in particolare, per tutte le coppie di sposi e per la vocazione di ciascuno di noi. Vi voglio bene!

Mamma, eccoci, accompagnaci in questo cammino!

Grazie, don Mario

 

Sete d'Amore

 

Buon giorno, miei cari, ben ritrovati!

Perché molte volte: bussano interrogativi angosciosi alla nostra mente... avvertiamo l’amarezza di sentirci soli, inutili, non capiti, aggrediti dagli altri, arrivando a pensare: che senso ha vivere così, che senso ha la mia vita?

Ebbene, anche questo nostro grido del cuore, non rimane inascoltato!

La nostra, la tua vita innanzitutto è un DONO! Dio te l’ha donata, Dio si fida di te, Dio ha posto la Sua dimora in te, Dio spera in te perché ti ama da sempre e per sempre!

Per questo ti ha introdotto nel mondo e, in Gesù risorto, si prende cura di te, proteggendoti, parlandoti, nutrendoti.

SEI AL CENTRO DEL SUO CUORE,

DELLA SUA MISERICORICORDIA!

 

Insieme e nella preghiera, torniamo allora ad abbandonarci fiduciosi al Suo amore di Padre e, nell’unico Spirito, scopriamo in Lui tutta la “storia d’amore” di Dio per l’uomo, per te, per noi.

La Mamma ci aiuti a volgere lo sguardo a Gesù e al Suo infinito amore e, in Lui, riscopriamo la gioia di essere amati e di impegnarci responsabilmente ogni giorno, accogliendo e riscoprendo il vero “senso della nostra vita e di quella dell’umanità intera”.

Si, la tua vita ha senso, Dio ha nostalgia di te! Fidati di Lui!

Con te, Sacerdotalmente prego: “Eccoci, Mamma, siamo i tuoi figli, tendiamo la nostra mano e ti chiediamo: accompagnaci in questo cammino"! Anch’io chiedo le vostre preghiere, come, con tutto il cuore assicuro le mie e vi benedico.

Coraggio e... avanti.

Grazie! don Mario

 

Un nuovo giorno... un nuovo dono!

 

Buongiorno, miei cari.

Si, ogni istante e' un mistero di vita e d'amore. Sono in ospedale per sottopormi alla dialisi. Questo è il dodicesimo anno!

Anche il macchinario al quale noi dializzati vieniamo attaccati dice a ciascuno di noi: coraggio, anch'io sono stato inventato per collaborare con la vita!

In questo letto che, come per ogni sofferente, è un altare, nella preghiera ringrazio il Signore per tutti e per ciascuno, chiedendo per ogni goccia di sangue che viene purificata dalla macchina, la benedizione su tutti e tutto, supplicando la Mamma di intercedere perché ci sia concessa la grazia di una grande fede e l'aiuto per accogliere e vivere ogni giorno l'Amore.

Coraggio, carissimi, non perdiamoci d'animo! Per ogni cosa c'è un rimedio!

In Gesù risorto ogni croce e' piena di speranza!

Si, eccoci Mamma, accompagna il nostro cammino e bacia Gesù per noi e con noi. Grazie!

don Mario

 
 

Miei cari, sono veramente contento di porter utilizzare anche questo strumento, per raggiungere i vostri cuori e dirvi, innanzi tutto, che vi voglio bene.

Sono certo che così diventeremo ancora più famiglia e ci sosterremo, gli uni gli altri, anche nelle costosita' della vita.

La preghiera reciproca, sono certo, ci aiutera'.

Sapete quale esempio Gesù ci dà nel Vangelo di oggi?

Al mattino, quand'era ancora buio, si alzava e pregava!

Miei cari, se ci troviamo in un momento di "buio", permettiamo a Dio Padre di farci sentire la Sua presenza e tenerezza.

Si, eccoci, Mamma, accompagna il nostro cammino.

Grazie, don Mario