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E’ stata una festa, ma soprattutto un momento di unità, di condivisione, di preghiera e di ringraziamento. Ringraziamento innanzitutto per i 64 anni di sacerdozio di don Mario, consacrato presbitero il 28 giugno 1953 per le mani del beato, card. Idelfonso Schuster. “Eravamo in 92 preti, tanti. – ricorda don Mario - Quel giorno per me è stato straordinario. Ero veramente commosso. Ho ringraziato i miei genitori, papà Gerardo e mamma Ernesta, per avermi dato la vita biologica, ma soprattutto per avermi introdotto alla vita cristiana e alla devozione a Maria: fra le mura domestiche noi sette figli respiravamo una vita semplice di preghiera, di carità e di amore per Gesù e per la Mamma.
E poi in quel momento ho avvertito una grande responsabilità, fino ad aver paura di non essere degno di amministrare la vita divina che Gesù mi metteva nel cuore e nelle mani. Nello stesso tempo sentivo una grande fiducia che non sarei mai stato solo se il mio cuore fosse stato perennemente unito ai cuori di Gesù e di Maria. Solo Loro mi avrebbero fatto sentire Chiesa nel predicare il Vangelo e nel donare, coi Sacramenti, Gesù e la sua redenzione a tutti gli uomini”. Sessantaquattro anni di ordinazione presbiterale: tredici anni ad Albavilla come coadiutore, 26 anni come parroco ad Arcellasco di Erba, dove ha fondato due radio (Radio Maria e Radio Mater). E da tredici anni si sottopone tre volte la settimana alla dialisi.
Tredici anni di sofferenza, tredici anni di partecipazione alla Passione di Gesù: “Quando mi stendo per la dialisi – dice don Mario -, sento quel letto come il mio secondo altare, dove compio il mio sacrificio, e attendo il pomeriggio quando sul primo altare offro il sacrificio di Gesù e la sua Resurrezione per la salvezza di tutti e la santità di molti. Ma in quelle ore non tralascio di seguire con la radiolina quello che avviene in radio e poi prego con il mio Breviario sacerdotale, sentendo tutti gli ammalati uniti a me e soprattutto a Gesù e a Maria, che sul Calvario hanno patito per noi”. Il 25 giugno è stata anche quarta Giornata del Ringraziamento ai 250 volontari che collaborano in Radio Mater, come conduttori, registi, addetti alla segreteria, agli uffici amministrativi, alla pulizia…
Molti arrivano in radio da lontano, percorrendo tanti chilometri ogni giorno e prestano la loro opera gratuitamente, con dedizione e con entusiasmo. “I volontari – riconosce don Mario - fanno parte, tutti, del progetto radiofonico di Maria: sono un dono della Mamma. È Lei che ha parlato al loro cuore. È Lei che li sospinge a sacrificarsi alla missione chiesta da Gesù agli Apostoli: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo della salvezza”. Grande è il mio grazie veramente sincero e paterno a questi cuori generosi, che ricordo più volte al giorno nella preghiera, soprattutto durante la dialisi. Il mio auspicio è che continuino tutti sempre, perché assistiti, illuminati e incoraggiati da Maria, permettano a Radio Mater di proseguire il cammino, spargendo nei cuori di tanti, fede, amore e vita cristiana”.
Dopo l’incontro con don Mario, la recita del Rosario meditato e la santa messa, i volontari si sono ritrovati sotto i tendoni della Pro Loco per la cena. Un grazie sincero al presidente, Aldo Liberali, e a tutti gli amici della Pro Loco per il loro servizio generoso e disinteressato.
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