Questione Medjugorie.
Il Papa racconta dell’ottimo lavoro fatto dalla Commissione presieduta dal cardinale Camillo Ruini, di «alcuni dubbi nella Congregazione della dottrina della fede» e della decisione dell’ex Sant’Uffizio di inviare ad ognuno dei membri del "parlamentino" interno tutta la documentazione, anche quei pareri che sembravano contro il rapporto Ruini. A quel punto Francesco è intervenuto chiedendo al prefetto, cardinale Müller, di inviare a lui personalmente le opinioni, le quali «tutte sottolineano la densità del rapporto Ruini». Per cui il Pontefice ha distinto: «Sulle prime apparizioni, quando i veggenti erano ragazzi, la Commissione dice che si deve continuare ad investigare». Sulle «presunte apparizioni attuali il rapporto ha i suoi dubbi. Io personalmente che sono più cattivo preferisco la Madonna madre, e non la madonna a capo dell’ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio telegrafico a tal ora, e questa non è la mamma di Gesù, e queste presunte apparizioni non hanno tanto valore. Lo dico come opinione personale». Tuttavia, ha concluso il Papa, il nocciolo del rapporto Ruini è il fatto spirituale, pastorale: gente che va lì e si converte e incontra Dio, che cambia vita e questo non si può negare. Di qui la sua decisione di affidare a un vescovo lo studio degli aspetti pastorali. «Poi alla fine, una parola si dovrà dire».
L’incontro con Trump.
Gli chiedono che cosa si aspetta dall’udienza con un capo di Stato che ha visioni opposte alla sua. «Sempre ci sono porte non del tutto chiuse – risponde –. Cercare le porte che almeno sono un po’ aperte, entrare e parlare sulle cose comuni e andare avanti passo passo, la pace è artigianale, si fa ogni giorno. Uno la pensa in un modo, uno in un altro ma essere molto sincero dicendo quello che ognuno pensa».
Il vescovo vestito di bianco.
Sull’immagine che tanto aveva colpito i giornalisti, ecco la spiegazione di Francesco: «La preghiera non l’ho fatta io, l’ha fatta il Santuario, ma anche io ho cercato perché hanno detto questo, e c’è un collegamento, sul bianco: il Vescovo vestito di bianco, la madonna vestita di bianco, l’albore bianco dell’innocenza dei bambini dopo il battesimo e l’innocenza. C’è un collegamento in quella preghiera sul colore bianco, credo che hanno cercato di esprimere con il bianco quella voglia di innocenza, di pace, di innocenza, di non fare male ad altri, non fare guerra». E in merito alle visioni, «l’allora cardinale Ratzinger ha spiegato tutto chiaramente».
Quando poi gli ricordano che anche per lui il 13 maggio ha significato una svolta nella vita (il nunzio in Argentina, 25 anni fa, gli annunciò la nomina a vescovo ausiliare di Buenos Aires), dice di essersene ricordato venerdì pregando alla Cappellina delle apparizioni e di aver chiesto perdono per i suoi «sbagli, anche per il cattivo gusto nel scegliere la gente».