Nell’omelia della Messa a Monza analogamente ha affrontato il tema della speculazione, di quel modo che diventa strumentale e antisolidale, incapace di costruire comunione. Nel calorosissimo incontro con gli 80 mila di San Siro, oltre al dialogo serrato con i giovanissimi così attenti, ha enucleato in termini familiari ciò che può aiutare un ragazzo a crescere nella fede, sottolineando il ruolo dei nonni, l’importanza dell’ascolto dei figli da parte dei genitori, la solidarietà fra famiglie. Questo mio bilancio è frammentario, di questa visita certamente ci rimane la grande responsabilità della Chiesa milanese e della Lombardia, che deriva dalla provocazione così potente e universale che Francesco ci ha portato. Il popolo lo segue con entusiasmo perché lo capisce e gli vuole bene, sente che Francesco ne ha cura e ne è appassionato. È fondamentale prendere sul serio il suo monito di praticare uno stile di relazione tra la Chiesa e la realtà civile che ridica il gusto e la gioia di costruire insieme in una società che è in grande e turbolento cambiamento.