Dio ci chiama adesso
E’ l’inizio della sua missione pubblica e Francesco dice: Gesù rivela l’adesso di Dio che ci viene incontro per chiamare anche noi a prendere parte al suo adesso, in cui "portare ai poveri il lieto annuncio", "proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista", "rimettere in libertà gli oppressi" e "proclamare l’anno di grazia del Signore”.
Costa accettare la concretezza dell'amore di Dio
Ma non tutti quelli che ascoltarono Gesù si sentirono invitati e, dice il Papa, anche a noi può succedere di non credere “che Dio possa essere tanto concreto e quotidiano, tanto vicino e reale” e che ci possa invitare “a sporcarci le mani insieme a Lui”. Addirittura, sottolinea Francesco, “ci costa” accettare che l’amore di Dio si possa toccare con mano nella storia di tutti i giorni. Non sono poche le volte in cui ci comportiamo come i vicini di Nazaret, quando preferiamo un Dio a distanza: bello, buono, generoso ma distante e soprattutto che non scomodi. Un Dio addomesticato. Perché un Dio vicino e quotidiano, amico e fratello ci chiede di imparare vicinanza, quotidianità e soprattutto fraternità.
Non lasciatevi tranquillizzare o addomesticare
Dio è reale e concreto perché l’amore è reale e concreto, dice ancora il Papa. E parla del rischio che si voglia prendere le distanze da chi, nelle nostre comunità, vuol vivere concretamente il Vangelo. “E uno che è nato per essere profezia e annuncio del Regno di Dio – prosegue - viene addomesticato e impoverito. Voler addomesticare la Parola di Dio è una tentazione di tutti i giorni”. Può capitare anche ai giovani di sentirsi in “sala d’attesa”, ad aspettare il proprio turno e nel “frattanto” si inventano, o qualcuno inventa per loro, “un futuro igienicamente ben impacchettato e senza conseguenze”, dove la gioia è solo una finzione. Così vi “tranquillizziamo” e vi addormentiamo –avverte Papa Francesco - perché non facciate rumore, perché non facciate domande a voi stessi e agli altri, perché non mettiate in discussione voi stessi e gli altri; e in questo “frattanto” i vostri sogni perdono quota”.