Rosio ha negli occhi il colore della notte e i capelli lisci come gli strapiombi delle Ande. Fa un cenno con la mano, si asciuga in silenzio le lacrime. A Madre de Dios è venuta insieme a molte altre. «Fa male constatare come in questa terra tante donne sono così svalutate, disprezzate ed esposte a violenze senza fine».
Il Papa missionario gesuita conosce cosa significa qui oggi la condizione delle donne. Nella tappa peruviana del suo viaggio, lo sguardo di papa Francesco si è rivolto con particolare attenzione al volto femminile dell’America Latina. Un volto “meticcio” – come quello del suo emblema, Maria di Guadalupe – ma sempre più sfregiato dalla lama della violenza. Passata e, soprattutto, presente. «La violenza contro adolescenti e donne è un grido che arriva al cielo», ha affermato durante l’incontro di venerdì con i popoli amazzonici. Per aggiungere poi alla successiva riunione a Puerto Maldonado: «Non è lecito naturalizzare la violenza sulle donne, sostenendo una cultura maschilista che rifiuta il protagonismo della donna all’interno della comunità. Non è lecito guardare dall’altra parte mentre tante donne, in particolare le adolescenti, sono calpestate nella loro dignità».